Migranti, accordo tra 27 paesi: passa la linea italiana

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"Patto per la terza età. DDL sulla Giustizia. Progetto Stazioni sicure. Incontri in Algeria e Libia per fare dell’Italia l’hub energetico d’Europa. Contrasto all’immigrazione irregolare. Aggiornamento sul lavoro del Governo. #gliappuntidiGiorgia" così un tweet della premier Giorgia Meloni, 29 gennaio 2023. TWITTER GIORGIA MELONI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++
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Via i riferimenti alle operazioni condotte dalle Ong: è questa, come anticipato nelle scorse ore, la soluzione accettata dalla Germania che ha permesso di raggiungere l’accordo sul regolamento per la gestione delle crisi del Patto dell’Unione europea su migrazione e asilo, in vista della Riunione informale dei capi di Stato o di governo prevista per domani e venerdì a Granada, in Spagna. Tanto che il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, affida a X un commento entusiasta: “Svolta storica”. “L’accordo sul regolamento delle crisi come parte della riforma europea dell’asilo è una buona notizia. La riforma limiterà efficacemente l’immigrazione irregolare in Europa e alleggerirà in modo duraturo l’onere di Stati come la Germania”, ha scritto Scholz su X.

Meloni: “Non mi sento isolata in Europa”

L’emendamento della Germania rappresentava un passo indietro, è stato ritirato: è passata la posizione italiana” sottolineano fonti di Palazzo Chigi dopo l’accordo tra i 27 sul testo chiave. Le stesse fonti spiegano che l’intesa è arrivata dopo trattative ad alto livello e a livello diplomatico: “Non era una partita fra Italia e Germania ma interessava tutti i Paesi”, spiegano ancora le stesse fonti, esprimendo “la grande soddisfazione dell’Italia per l’intesa. L’emendamento è stato ritirato: i fatti contano più delle parole”.

“Devo dire che non mi sento isolata io, mi sembra che sia molto più isolata la sinistra europea che continua a ritenere di poter affrontare questa materia in modo ideologico, facendo di fatto un lavoro che non aiuta nessuno” ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a Sky TG24, nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20anni’, in onda alle 19, commentando l’intesa sul testo chiave sul regolamento delle crisi del Patto Ue sui migranti.

L’accordo a livello europeo

L’intesa è stata raggiunta stamattina nella riunione degli ambasciatori dei paesi membri, nonostante la contrarietà di Polonia e Ungheria. Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia si sono astenute. Per l’approvazione serviva la  maggioranza qualificata, ossia il sì di almeno 15 paesi che rappresentino il 65% della popolazione europea.

Grande soddisfazione è stata espressa in ambienti diplomatici per il raggiungimento dell’intesa. “Accolgo con favore l’intesa politica raggiunta dagli Stati membri sul regolamento sulle crisi. È un vera svolta, che permette di avanzare nei negoziati con il Parlamento Ue e il Consiglio. Uniti possiamo portare a compimento il Patto sulla migrazione prima della fine della legislatura”, ha scritto su Twitter/X la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

“Il compromesso sul regolamento sulla crisi tiene conto delle nostre proposte riguardo a umanità e ordine“, commenta Annalena Baerbock, “abbiamo garantito che gli standard umanitari minimi come l’accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria non venissero indeboliti durante la crisi. Perché senza umanità nella crisi non c’è ordine”, ha scritto Baerbock, sottolineando come “Nancy Faeser (ministra dell’Interno tedesca), ed io abbiamo combattuto duramente e con successo a Bruxelles fino all’ultimo minuto” per far sì che sia “garantito che l’ordinanza sulla crisi possa essere invocata solo in casi individuali giustificati, in modo che la registrazione, la distribuzione e il rimpatrio ordinati non vengano costantemente ritardati”.La ministra tedesca ha poi evidenziato che “è importante che i negoziati sul sistema europeo di asilo possano proseguire rapidamente. È un passo avanti comune il fatto che la solidarietà tra gli Stati membri sia obbligatoria in caso di crisi” migratoria nella Comunita europea.

Lo stralcio del punto sulle Ong viene incontro alle richieste dell’Italia, contraria all’esclusione delle attività delle organizzazioni non governative da contesti che rientrerebbero nell’uso strumentale della migrazione da parte dei paesi terzi, tra le fattispecie che innescano il regolamento sulle crisi.

Nuovi arrivi di migranti

Intanto continuano gli sbarchi sulle coste italiane. E sale il numero degli ospiti all’interno dell’hotspot di Lampedusa: attualmente sono circa 500 persone. Ieri gli sbarchi totali sono stati almeno 9. Oggi, dalla struttura gestita dalla Croce Rossa Italiana, sono previsti trasferimenti. Nella notte, sull’isola, sono arrivate 4 diverse imbarcazioni, intercettate al largo delle coste di Lampedusa dalla Guardia di finanza e dei carabinieri. In totale sono arrivati 254 migranti.

Flusso continuo di sbarchi anche a Pantelleria dal primo ottobre ad oggi ogni giorno ci sono stati sbarchi nell’isola di migranti per lo più di nazionalità tunisina. Al momento come conferma il sindaco Fabrizio D’Ancona nell’isola ce ne sono 282. Arrivano direttamente nell’isola con piccole imbarcazioni. In alcuni casi qualche decina solo due volte sono arrivati con barche più grosse con 40 o 116 migranti a bordo. In queste ore si sta organizzando il passaggio dal centro di accoglienza sull’isola a Trapani.

     

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