Benzinai-governo, scatta la tregua. Sciopero sospeso, ora si attendono le mosse del premier

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sindacati, per tattica e per prudenza, si limitano a dire che lo sciopero dei benzinai fissato per il 25 e 26 gennaio è solo «congelato» e sospendono il giudizio sul decreto “trasparenza” del governo. Il provvedimento che dal 10 gennaio obbliga i gestori a esporre il prezzo medio nazionale di benzina e gasolio, accanto a quello praticato dalla pompa, e che sarà ritoccato nelle prossime ore dal Mef. Ma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, è decisamente più ottimista: «Lo sciopero verrà revocato. I sindacati e le associazione di categoria hanno preso atto della nostra disponibilità a un confronto permanente: martedì si riunisce il tavolo tecnico per il riordino complessivo di un settore che ha sicuramente bisogno di manutenzione. Si andrà da una nuova rete di distribuzione, a interventi sulla filiera dove si verificano fenomeni di speculazione».

Al termine, i sindacati hanno dettato una nota nella quale hanno «apprezzato il chiarimento» che «ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l’aumento dei prezzi, né per eventuali speculazioni». Dunque, «le polemiche finiscono qui». Ancora: «Ora è il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete. Siamo disponibili a individuare strumenti anche normativi utili ad affrontare la contingenza e soprattutto la prospettiva». Insomma, «si apre un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell’esame del testo del decreto una volta emanato».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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