Anche Stefano Caldoro, ex governatore, lascia Forza Italia

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newpress - stefano caldoro - MILANO 25/03/2014 - PALAZZO STELLINE CONVEGNO UN NUOVO BILANCIO UE PER RINASCIMENTO INDUSTRIALE EUROPEO UNIONE EUROPEA - PRESIDENTE REGIONE CAMPANIA STEFANO CALDORO - FOTO MARMORINO/NEWPRESS
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Anche Stefano Caldoro lascia Forza Italia. Il rapporto tra l’ex governatore della Campania e il partito è ormai «irreparabile». Caldoro, già presidente della Regione e ministro nel terzo governo Berlusconi, rappresentava la componente socialista nel movimento del Cav. Nei giorni scorsi ha più volte sottolineato «l’enorme problema politico» rappresentato dall’assenza del Sud nelle scelte di Forza Italia sui ministri e i capigruppo. Caldoro, insieme con il consigliere regionale Massimo Grimaldi, lascia così il gruppo di Forza Italia, un addio che sarà formalizzato prossimamente e che, tra gli effetti collaterali, comporterà la scomparsa del gruppo consiliare di FI dal Consiglio regionale della Campania, al quale rimarrebbe un solo consigliere (Franco Cascone che sostituisce Annarita Patriarca neoeletta in Parlamento). Nessuna scissione «o miniscissione», precisa Caldoro, prendendo le distanze da ricostruzioni «da gioco del Monopoli» o da chi vorrebbe ridurre la questione in un «chi entra e chi esce». La questione posta è il «problema politico enorme» rappresentato dall’assenza di esponenti meridionali del partito nelle principali cariche, i 5 ministri e i due capigruppo in Parlamento.

Una scelta «sbagliata», secondo l’ex ministro e governatore campano, se si considera che la Campania e altre regioni del Sud sono i collegi dove Forza Italia ha preso il maggior numero dei voti. Ed è una scelta che stona rispetto a quelle fatte da Fratelli d’Italia e dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, fa notare Caldoro, «hanno coperto il Sud» con personalità come Gennaro Sangiuliano, Nello Musumeci e Raffaele Fitto, che Caldoro indica come «la persona più capace per assumere la delega alle politiche di coesione». A tutto questo è andata ad aggiungersi la mancata nomina a sottosegretario di Massimo Grimaldi (eletto in Consiglio regionale quattro volte consecutive con oltre 50mila preferenze), al quale è stato preferito Tullio Ferrante, considerato vicino a Marta Fascina, compagna di Silvio Berlusconi.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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