Luca Scancariello, giovane avvocato, funzionario Inps candidato alle prossime elezioni con Giorgia Meloni

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Dall’impegno costante e storico nella Destra italiana all’amicizia con Giorgia Meloni, fino alla candidatura alle prossime elezioni politiche del 25 settembre, con l’intento di portare a Roma soluzioni alle numerose criticità dell’area dove ha deciso di scendere in campo. Luca Scancariello, funzionario INPS, giovane e brillante avvocato, è candidato con Fratelli d’Italia   nel collegio plurinominale Campania 1-02, che abbraccia un territorio particolarmente vasto, che parte dall’area a nord di Napoli per giungere in penisola sorrentina, passando per il nolano.
Scancariello porta con sé il bagaglio di una lunga esperienza militante, anche nelle istituzioni locali: è stato infatti consigliere comunale a Casoria tra il 1998 e il 2011, per Alleanza nazionale prima e per il Popolo della libertà successivamente.
È stato tra i fondatori di Fratelli d’Italia, di cui ha condiviso le sorti non sempre favorevoli, restando fedele al partito, candidandosi due volte alla Camera, anche nel collegio uninominale; e sfidando le corazzate della politica locale, con la candidatura solitaria a sindaco del 2016, all’esito della quale Fdi Casoria conseguì un risultato al di sopra della media nazionale del partito.
La politica lo ha visto in prima fila anche nell’ambito sindacale, all’INPS. Basti pensare che il giovane legale è alla sua terza esperienza di rappresentante di segretario aziendale Cisl  della Filiale Metropolitana Inps di Nola.
Come nasce la sua candidatura?
“Il mio impegno militante ha attraversato gli ultimi trent’anni circa della storia della destra italiana, anche quella giovanile, dal Fronte della Gioventù a Fratelli d’Italia, passando per Alleanza nazionale e Popolo della Libertà, formazioni sotto le cui insegne sono stato anche amministratore locale a Casoria, eletto e confermato per tre volte in consiglio comunale. Questa lunga avventura militante ha trovato il suo punto di svolta nell’amicizia ventennale con Giorgia Meloni. Più di venti anni fa, infatti, insieme con la mia comunità militante ne facemmo il nostro leader, essendoci immediatamente resi conto delle sue grandissime qualità umane e politiche. Seguirla nell’avventura, tutt’altro che scontata, di Fratelli d’Italia è stato lo sbocco naturale di tanti anni di attività. La mia terza candidatura alla Camera nasce nel solco di questo lungo percorso, ma non dipende solo da esso. La mia esperienza da portavoce provinciale della neonata formazione guidata da Giorgia, nel 2014, mi ha portato a battere palmo a palmo quel territorio, che oggi rientra nella circoscrizione nella quale sono candidato, e del quale ho imparato a conoscere le peculiarità. Questo a riprova che, nella definizione delle liste, nel nostro partito il tasso di arbitrarietà non è stato nemmeno percepibile, per quanto in un tale contesto storico, politico e normativo sia del tutto fisiologico”.
Da funzionario INPS a candidato. Come il suo impegno a servizio del cittadino è sboccato nella politica attiva?
“L’attività svolta nelle vesti di funzionario dell’INPS mi ha messo di fronte, spesso brutalmente, alle problematiche che attanagliano il quotidiano dei cittadini, pensionati, lavoratori e disoccupati. Questo mi ha garantito un approccio diverso, nella mia azione politica. Spesso si parla di distanza tra la politica e la realtà quotidiana della gente: secondo me bisogna specificare che questa distanza intercorre tra molti politici, che non raramente vantano un ricco curriculum di studi ma magari non hanno mai messo piede in un CAF, e la politica. Un buon politico deve conoscere la carne viva dei cittadini che intende amministrare, per definirne i problemi e successivamente studiare le soluzioni. In questo, il mio lavoro mi ha agevolato”.
Quali soluzioni per creare lavoro al Sud oltre la politica dell’assistenzialismo?
“Anche per il mio percorso professionale, credo che sia assolutamente necessario affrontare il tema del lavoro, che va rivalutato, dopo anni nei quali abbiamo lasciato prevalere la tendenza all’assistenzialismo. Vanno incentivate le assunzioni e bisogna spingere sulla formazione, soprattutto al Sud. E a proposito di Sud, il suo rilancio passa attraverso una stretta seria su sicurezza e legalità”.
Caro energia, come FDI quali azioni urgenti e concrete proponete?
“Le strade sono sostanzialmente due. Quella proposta da alcune forze politiche, e cioè lo scostamento di bilancio, rappresenta la classica acqua che non leva la sete, perché andrebbe a mettere altri soldi nelle tasche degli speculatori. Sul breve termine la cosa più intelligente da fare è sganciare il prezzo dell’energia da fonti rinnovabili da quello del gas, una operazione che costerebbe molto meno alle casse dello stato, peraltro”.

Una curiosità, proprio all’indomani della competizione elettorale, lunedì 26 settembre, l’avvocato Scancariello convolerà a nozze. Per il professionista, potrebbe essere il giorno per coronare, dunque, un doppio sogno.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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