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Non sette coltellate come avevano detto gli inquirenti dopo un primo esame del cadavere, ma addirittura undici. Questi i colpi inferti sulla piccola Elena, di appena 5 anni, dalla sua mamma, Martina Patti, che si è autoaccusata del delitto facendo ritrovare il cadavere in una zona di campagna a circa 600 metri dalla propria abitazione.
I colpi inferti sulla bambina, che l’hanno raggiunta al collo e alla schiena, «sono compatibili con un coltello da cucina che non è stato ancora trovato. Uno solo dei quali è stato letale, perché ha reciso i vasi dell’arteria succlavia. Ma la morte della bambina non è stata immediata».
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