Marano, la lenta agonia di un’anima latente agli occhi degli attuali amministratori. Questa è la desolante realtà che oggi vive Marano nell’assordante silenzio delle istituzioni comunali. Una comunità senza strutture e infrastrutture ludico-culturali decenti. E i giovani sono alla deriva per le strade di un paesaggio cittadino surreale per il degrado che si riscontra in esso. In questo scenario desolante i cittadini si sentono abbandonati a se stessi, non hanno punti di riferimento, imbattendosi in un’ apatia verso se stessi, gli altri che rasente la depressione dell’anima anticamera della morte civile. Con i ringraziamenti della camorra che in questo marasma trova linfa vitale per le sue attività e soprattutto per la cultura dell’omertà base essenziale per la criminalità. In questo mare agitato dalle onde torbide ecco spuntare i pescecani politici che negli anni hanno prodotto la malapolitica, l’amministrazione sciatta per incapacità e incompetenza causa dello sprofondare di Marano in coma profondo. Situazione clinica che la venuta della commissione prefettizia aveva fatto ben sperare ma che fino ad oggi non ha prodotto risultati propositivi. Da qui un accorato appello al Prefetto di Napoli sua eccellenza Dott. Palomba affinché intervenga ristabilendo in città vivibilità, decoro, ripristino dell’ ordinaria amministrazione per condizioni di vita all’insegna del riscatto morale di un’ intera collettività.

Michele Izzo

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