Marano, nel Comune sciolto 4 volte per mafia è ancora tempo di nomine e permessi inquietanti. Politica omertosa o collusa?

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Nel Comune sciolto 4 volte per mafia, gestito da tre commissari inviati dal governo, in un territorio che esprime un deputato, Andrea Caso, all’interno della commissione antimafia, e dove si sa tutto e di tutti, si vedono ormai cose turche. Nomine e licenze inquietanti avallati dai commissari o dagli uffici. Tutto accade nel silenzio generale e colpevole di tutti: forze politiche in primis, da sinistra a destra, tutte allergiche alle parole legalità e camorra o comunque malaffare o cointeressenze, familiari ed economiche. Nulla di nulla. Un deserto. Quelli di sinistra, nel corso degli anni, hanno avallato le peggiori schifezze amministrative; quelli di destra, ancora oggi, sono in qualche caso “rovinati” da presenza tutt’altro che opportune o trasparenti. Il deputato Caso, invece? Elogia ed evidenzia le rarissime cose buone fatte dai commissari e mai gli errori o le scelte sballate.

Nei giorni scorsi abbiamo descritto diversi casi di situazione a dir poco borderline. In tanti hanno notato e ci hanno scritto, ma tutti tacciono, nessuno si espone. Siamo rimasti (su certi temi) gli unici baluardi del territorio.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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