Esclusiva Marano, le dichiarazioni del pentito Simioli (parte seconda)

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Giuseppe Simioli, durante l’escussione del 1 giugno scorso, viene sollecitato anche in merito ad altri imputati nel processo sull’ultima frangia del clan Polverino e su alcuni esponenti storici dei Nuvoletta. Al pentito viene mostrata la foto del figlio di Ciro Cappuccio, Salvatore, rinviato a giudizio a piede libero. Ecco cosa riferisce Simioli:

“Mi pare di riconoscere il figlio dì Ciro CAPPUCCIO, che ho visto spesso in giro
per Marano, ma con il quale non ho mai avuto a che fare. Non conosco le eventuali sue attività criminali, le posso solo dire – come lei mi chiede – che è probabile che i soldi destinati al mantenimento del padre venissero consegnati a lui o al
fratello”.

Poi all’ex numero due del clan Polverino viene mostrata la foto di Nicola Del Core, figlio di Armando, anch’egli imputato (a piede libero) nel processo, nonché quella di Vincenzo Polverino, figlio del boss Giuseppe, anch’egli a giudizio e sempre a piede libero.

“Riconosco Vincenzo POLVERINO, figlio di Giuseppe. Non sono in grado di riferirle particolari sulla gestione della società…….. in zona Camaldoli, nei pressi del ristorante La Collina. Le posso però dire che in relazione a tale attività, successivamente, negli stessi locali è stato avviato un centro scommesse. Me ne ha parlato RUGGIERO Giuseppe, che mi chiese consigli, poiché tale attività era stata avviata dai suoi figli, Raffaele e Salvatore, da Ginotto figlio di CERULLO Sabatino e da VISCONTI Claudio. Mi pare che in tale investimento doveva essere coinvolto anche POLVERINO Vincenzo ma non ne ho certezza. Dopo circa un anno dall’apertura del centro scommesse, RUGGIERO Giuseppe si lamentò in più di un’occasione con me del fatto che VISCONTI Claudio – che frattanto aveva assunto la gestione dell’attività – non corrispondeva agli altri alcun guadagno; soci che avevano inizialmente versato circa 20/25.000 euro ognuno. L’argomento è stato certamente affrontato nel corso di un incontro serale avvenuto alla presenza di Geppino e di NAPPI Carlo: in quella occasione fu deciso che l’intera attività commerciale sarebbe stata appannaggio del VISCONTI che, però, doveva dare agli altri soci tra i quali, specifico, non so se ci fosse anche POLVERINO Vincenzo”.

E ancora: “Mi chiedete se RUGGIERO Raffaele (figlio di Giuseppe, ndr) abbia mai venduto anche una quota di droga il cui acquisto è stato finanziato da POLVERINO Vincenzo, il figlio di Peppe. Le posso dire di aver saputo che POLVERINO Vincenzo vantava dei soldi nei confronti di RUGGIERO Raffaele ma non so se per una puntata di droga o per un altro tipo di investimento”.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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