Affidamento servizio idrico ai comuni, il direttore generale di Abc risponde alla De Nigris: “Nessun limite statutario, possiamo espandere raggio di azione a Marano e altri territori”

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Sul Corriere del Mezzogiorno di ieri è stata pubblicato un intervento a firma del direttore generale di Abc, Alfredo Pennarola, che risponde ad Eduardo Cicelyn e Marinella De Nigris, ex assessore del Comune di Marano, che trattano questioni inerenti alla gestione del servizio idrico sui territori di Napoli e provincia, sottolineando che non vi sono limiti statutari per l’affidamento del servizio, tra cui quello di Marano, all’Abc. Pennarola fa poi riferimento alla questione delle tariffe. Di seguito l’intervento.
Egregio Direttore,
l’edizione odierna del suo quotidiano ha ospitato i contributi di Eduardo Cicelyn e Marinella De Nigris che trattano alcune questioni inerenti alla gestione del Servizio Idrico nell’ambito distrettuale della Città Metropolitana di Napoli ed alle tariffe attualmente applicate dall’Azienda che rappresento.
Per il tema e per il tenore degli interventi, ritengo utile fare qualche precisazione.
La prima riguarda la possibile espansione del modello gestionale pubblico, che ABC rappresenta, ad un ambito territoriale più ampio di quello attualmente gestito dall’Azienda (vale a dire la città di Napoli). Il tema è di particolare interesse, visto che nei prossimi anni gli Enti preposti (vale a dire l’EIC – Ente Idrico Campano ed i Comuni interessati) dovranno decidere l’affidamento del servizio idrico integrato nei diversi ambiti distrettuali nei quali si suddivide la Regione Campania, individuando per ognuno di essi un unico gestore.
Nello specifico, con la Delibera n. 1 del 2019, il Consiglio di Distretto dell’Ente Idrico Campano ha già riaffermato “l’obiettivo politico di una pubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato” indicando “quale Gestore Unico del Distretto di Napoli, l’Azienda Speciale ABC”.
Senonchè, sia Cicelyn che la De Nigris alludono a limiti statutari che impedirebbero tale iniziativa all’Azienda.
In realtà, lo Statuto di ABC prevede espressamente la possibilità per l’Azienda di espandere il proprio raggio di azione alla città metropolitana (il cui territorio coincide con uno degli ambiti distrettuali della Regione) ed individua anche nell’Azienda speciale consortile la forma societaria utile a perseguire questo scopo. Sin dal marzo del 2015 il Consiglio comunale, nell’approvare la convenzione di affidamento del servizio in favore di ABC, ha deliberato la possibilità per l’Azienda di ampliare l’estensione del territorio servito, qualora vi aderiscano altri comuni della città metropolitana di Napoli, e sempre che la parte prevalente dell’attività venga svolta nell’interesse del Comune di Napoli.
Quindi, non vi sono reali ostacoli statutari alla gestione dell’ambito distrettuale “Napoli” a regime, una volta che gli Enti avranno attuato le loro intenzioni.
Nel periodo transitorio, nonostante tutte le difficoltà che promanano da una situazione precaria in quanto subordinata alle scelte che saranno adottate, ABC ha comunque cercato, e continuerà a cercare, di dare risposta ad una domanda che proviene dal territorio e che riguarda vari comuni, tra i quali #Marano, che vogliono affidargli il servizio. ABC si è sempre resa disponibile in tal senso, e – nel caso di Marano – ha richiesto al Comune di produrre tutti gli elementi necessari ad analizzare in maniera seria ed accurata lo stato della gestione del servizio per subentrare nello stesso, o, in alternativa, ad individuare singole attività da eseguire anche nel breve periodo, senza ottenere riscontro.
La seconda precisazione riguarda le #tariffe applicate dall’Azienda.
Nel suo intervento Cicelyn tocca vari aspetti. Dalla quantificazione della tariffa di vendita di acqua all’ingrosso, all’applicazione del minimo impegnato.
E’ una ulteriore occasione per chiarire che la determinazione tariffaria è un processo estremamente tecnico che si fonda sulle modalità deliberate dall’Autorità regolatoria del settore.
I principi di fondo sono la copertura integrale dei costi e la riferibilità degli stessi al segmento di competenza, nel caso di specie: tariffa di distribuzione cittadina applicata agli utenti della città di Napoli e la tariffa cosiddetta di sub-distribuzione applicata ai comuni serviti da ABC .
Per quanto attiene alla tariffa di sub-distribuzione, va preliminarmente evidenziato che ABC negli ultimi 10 anni l’ha sensibilmente ridotta, fin quasi a dimezzarla. Si è passati da 0,57 € al metro cubo agli attuali 0,33 € al metro cubo circa.
L’attuale tariffa scaturisce dalla individuazione dei costi sottesi alla sub distribuzione, dalla separazione degli stessi dai costi sottesi alla distribuzione cittadina, e dall’applicazione di un algoritmo tecnico dettato dall’Autorità che consente la copertura integrale, per le utenze cittadine e per quelle in sub-distribuzione, dei relativi costi ad esse (e soltanto ad esse) riferibili.
Pertanto, non si può non comprendere che al costo di acquisto dell’acqua (circa 0,20 € al metro cubo, tariffa applicata ad ABC dalla Regione) ABC debba sommare i sensibili costi di gestione e movimentazione di tale acqua attraverso la sua complessa infrastruttura idrica per poterla infine recapitare ai vari comuni serviti.
Riguardo, infine, all’applicazione del cosiddetto minimo impegnato alle utenze commerciali è bene ricordare che tale tipologia tariffaria, in condizioni “non emergenziali” come quelle che stiamo vivendo, favorisce le utenze commerciali che in fase contrattuale “calibrano” con ABC l’entità dei consumi medi presunti per i loro esercizi, ottenendo il vantaggio della fatturazione alla tariffa base di tutto il consumo del “minimo impegnato”.
Ciononostante, nella proposta tariffaria per il periodo regolatorio 2020-2023, ABC ha dovuto provvedere all’eliminazione del minimo impegnato, dovendosi adeguare alle direttive ARERA, e la tariffazione sarà commisurata ai reali consumi dell’utenza, sia domestica che commerciale. Pertanto all’atto della approvazione della proposta, da parte dell’EIC e della #ARERA, si provvederà al ricalcolo delle fatture per i consumi dal 1 gennaio 2020, conguagliando a vantaggio delle utenze commerciali i maggiori costi eventualmente sostenuti.
Nel particolare, si evidenzia che il disagio si è evidenziato nel periodo della #Pandemia che ha purtroppo costretto molti esercizi commerciali alla chiusura. Per lo stesso periodo ABC ha messo in campo una serie d’iniziative volte a ridurre le difficoltà dell’utenza, dilatando i tempi di rateizzazione, eliminando le penali e gl’interessi di mora.
Napoli, 6 maggio 2021
ABC Napoli a.s.
Il Direttore
Alfredo Pennarola
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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