Marano e il rischio scioglimento. L’ultima parola alla Lamorgese. Gli 007 della prefettura hanno ascoltato gli ex dirigenti Di Pace e De Biase

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Tutti in attesa del responso definitivo del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Il destino del Comune di Marano è appeso a un filo, un filo sottilissimo. Gli ispettori della prefettura, che hanno lavorato per sei mesi sugli atti del municipio, hanno consegnato giorni fa la relazione. Nei prossimi giorni il prefetto Marco Valentini convocherà il comitato per l’ordine e la sicurezza, poi gli atti passeranno al vaglio del ministro dell’Interno. Sarà lei a scrivere la parola fine su Marano. Se l’esito dovesse essere positivo, la proposta di scioglimento per infiltrazioni camorristiche sarà avallata in sede di Consiglio dei Ministri. L’iter richiederà, in un senso o nell’altro, almeno un mese, un mese e mezzo. Sarebbe, in caso di esito positivo, il quarto scioglimento per mafia della storia del Comune di Marano.

Nella relazione a firma dei commissari vengono toccati numerosi aspetti. Nei giorni antecedenti alla consegna degli atti vennero ascoltati, in qualità di persone informate sui fatti, gli ex dirigenti Luigi De Biase e Pasquale Di Pace, l’attuale avvocato convenzionato del Comune, il professor Raffaele Manfrellotti e un altro dipendente del municipio.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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