Sono tre gli esponenti leghisti che hanno lasciato il partito di Matteo Salvini e si sono mossi verso verso Fratelli d’Italia nel giorno della fiducia alla Camera al governo Draghi. Il più inaspettato inatteso Gianluca Vinci, leghista di lungo corso, eletto per la prima volta consigliere comunale a Reggio Emilia nel 2009. In dissenso con la scelta di Salvini di appoggiare l’ex governatore della Banca centrale europea, anche l’eurodeputato calabrese Vincenzo Sofo, fidanzato di Marion Le Pen, e il capogruppo in Consiglio regionale della Basilicata, Tommaso Coviello.
Il 5 Stelle deflagra anche alla Camera.
“Rivendico questa come una decisione assolutamente autonoma, non legata ad alcun gruppo né corrente all’interno del Movimento 5 Stelle. Il mio No è quindi personale, svincolato dagli schieramenti che si sono delineati in questi ultimi giorni e che prefigurano schemi ideologici e comportamentali. Posizioni che non contesto ma nelle quali non credo di identificarmi. Questa mia posizione mi ha però consentito di ritrovare compagni di viaggio che come me agiscono, non senza difficoltà e afflizione, in piena e autonoma coscienza”. Lo dichiara Doriana Sarli, deputata napoletana del Movimento 5 Stelle.
Con la Sarli ci sono anche Alvise Maniero, Angela Raffa, Francesco Forciniti, Pino Cabras, Andrea Colletti, Jessica Costanzo, Paolo Giuliodori, Andrea Vallascas, Giovanni Russo e Rosa Alba Testamento, Spessotto, Costanzao, Colletti, Termini, Raduzzi.