Marano, oggi è il grande giorno per assestare la mazzata finale a Visconti e D’Alterio. E’ il tempo del “Whatever it takes”, degli uomini e delle donne di parola. Sarà così?

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Whatever it takes, ovvero ad ogni costo, ora o mai più. La celebre espressione di Mario Draghi calza a pennello per la giornata di oggi della politica maranese, la più importante e decisiva degli ultimi due anni e mezzo.

Oggi è il Consiglio comunale degli uomini e delle donne vere, di chi non svende la propria dignità, di chi mantiene (per una volta) la parola e la firma data.

Oggi si giocano importantissime partite politiche: la mozione di censura contro il vicesindaco D’Alterio, che dovrebbe essere votata almeno da 7 oppositori e cinque o sei della maggioranza, i numeri necessari per dare finalmente il “lisciabusso” a D’Alterio, che da due anni fa il bello e il cattivo tempo su troppe, troppe cose.

In aula arriva anche la delibera sull’esternalizzazione del servizio idrico comunale. Il Comune non riesce a gestirlo internamente e ha dato la sua parola al Ministero dell’Interno. Senza l’esternalizzazione, il Comune non esce dal dissesto finanziario. Ma chi lo ha detto e dove sta scritto che deve gestirlo per forza Acquedotti scpa, l’azienda individuata da Visconti e dai suoi? Anche su questo punto Visconti potrebbe capitolare o quanto meno vedersi costretto a congelare la delibera. Vedremo.

C’è poi il caso del Giudice pace, altro scandalo maranese. Il Comune ha perso in tribunale il 76 per cento della struttura, che era la sua e che era sorta con fondi regionali ed europei. Continua a versare soldi, per l’indennità di occupazione, a due privati cittadini che a suo tempo non furono espropriati. Uno spreco che non può andare avanti e che incide sulle casse dell’Ente. La minoranza propone lo spostamento a Palazzo Merolla, cosa irrealizzabile almeno nel breve e medio periodo. I fondi destinati al Palazzo, tra l’altro, sono vincolati ad altre esigenze e non a quelle per la giustizia. Ad ogni modo, anche per il Giudice di pace qualcosa va fatto: se non è Palazzo Merolla, si indichi altro, ma ciò che è certo che non possiamo permetterci, in dissesto, di pagare fior di quattrini ai signori Cavallo.

Oggi è il gran giorno soprattutto per il Pd di Marano, da cui ci si aspetta una prova di orgoglio e dignità. I dem sono in rotta di collisione con Visconti e oggi il tutto potrebbe essere ufficializzato in aula consiliare.

Il sindaco e i suoi proveranno a fare ostruzionismo: proveranno a far saltare la seduta, proveranno a gettarla in caciaria e proveranno ad invertire, per prendere tempo, l’ordine del giorno. Ancora stamani proveranno a convincere qualche oppositore della necessità di non farsi vedere in aula. Moio e Orlando hanno già spiegato che non si faranno incantare dalle sirene. Ora c’è attesa per Marta Monti e Vincenzo Passariello (per la minoranza) e Annarita Savanelli (Pd), che avrebbe qualche importante impellenza ma che potrebbe però presentarsi ugualmente. E’ l’ora della verità, insomma, è il giorno degli uomini e delle donne vere.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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