Camorra, omicidio Amelio: gli imputati offrono 150 mila euro di risarcimento alla famiglia dell’imprenditore

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Nel corso dell’ultima udienza del processo di secondo grado per la morte di Enrico Amelio, l’imprenditore di Mugnano ammazzato in un agguato nel 2006 da esponenti del clan Polverino, gli imputati (già condannati in primo grado all’ergastolo) hanno indirizzato una lettera di scusa e hanno fornito la propria disponibilità a versare 150 mila euro alla famiglia dell’uomo, che doveva essere punito (non ammazzato) per essersi opposto a una speculazione da compiersi in una zona di Quarto. Una strategia difensiva, insomma, per provare ad evitare l’ergastolo anche in seconda battuta. In primo grado furono condannati Giuseppe Polverino, il capo clan, Salvatore Liccardi, alias Pataniello, Salvatore Simioli, ‘o Sciacallo, Salvatore Cammarota e Claudio De Biase.

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