Arzano, Clan e politica: interrogazione ai ministri dell’Interno e Difesa: ente locale ancora fortemente condizionato

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L’atto ispettivo è a firma dell’Onorevole Gianluca Cantalamessa, membro della Commissione Parlamentare Antimafia ha interrogato, nella seduta del 7 gennaio i ministri dell’Interno e della Difesa sulla situazione arzanese che da circa due anni, registrerebbe oltre ad una recrudescenza criminale, una sistematica opera d’intimidazione e delegittimazione nei confronti di commissione straordinaria, giornalisti e prefettura. Si legge nell’interrogazione -: “l’amministrazione comunale di Arzano è retta dal febbraio 2019 da un commi straordinario a seguito dello scioglimento del consiglio comunale ai sensi dell’articolo 141 del Testo unico delle leggi dell’ordinamento degli enti locali l’ente comunale è stato destinatario del provvedimento di rigore, di cui all’articolo n. 143 del Testo unico delle leggi dell’ordinamento degli enti locali, nel 2008 e nel 2015. Sin dall’insediamento della neoeletta amministrazione è stata oggetto di particolare attenzione da parte della prefettura e di uno stretto monitoraggio da parte delle forze dell’ordine; stando a quanto si legge nella proposta di adozione del provvedimento di rigore, di cui all’articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000 – Prot. 89/19/NC Area II EE.LL. del 3 maggio 2019 della prefettura – ufficio territoriale del Governo di Napoli indirizzata al Ministro dell’interno, gli esiti degli accertamenti ispettivi hanno consentito alla commissione di indagine di individuare elementi  –  di controindicazione “concreti, univoci e rilevanti” tali da poter affermare che l’Amministrazione comunale di Arzano è condizionata dalla criminalità organizzata sia attraverso gli organi elettivi che mediante la connivenza dell’apparato burocratico-“. Il 27 novembre 2020  – prosegue – “si è svolta, presso il comune di Arzano, una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto di Napoli, Marco Valentini a cui hanno preso parte il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli, Giovanni Melillo, e procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord Francesco Greco, vertici delle forze dell’ordine Carabinieri e Polizia, il capocentro Dia di Napoli; le intimidazioni ai danni di giornalisti, della commissione straordinaria e della prefettura sono all’ordine del giorno”. “ La cronaca locale e nazionale ha riportato i diversi episodi di intimidazione ai danni del giornalista Mimmo Rubio costretto a subire anche l’omaggio macabro, violento e spavaldo della cosiddetta «stesa» – tipico raid armato di stampo camorristico; il comando della polizia di Arzano è stato investito, negli ultimi anni, da sentenze e ordinanze di arresto che, a tutt’oggi, vedono numerosi agenti, il comandante e il vice comandante dei vigili, sospesi”.  In relazione a quanto esposto in premessa – chiede Cantalamessa -,  “in che modo il Governo intenda fare chiarezza sul grave e perdurante stato delle cose; se risulti fondata la notizia relativa allo smantellamento del gruppo investigativo dell’Arma dei Carabinieri impegnato in delicate indagini a livello locale; quali iniziative intenda adottare per garantire la libertà di stampa oggi compromessa, e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare nel caso in cui vengano accertati illeciti”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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