Esame avvocato 2020, saltano le prove scritte: questo dicembre niente Mostra d’Oltremare

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Ne sono circa 20mila in tutta Italia i professionisti che aspirano a diventare avvocati che martedì 15 dicembre, invece di stare seduti nei locali della Mostra d’Oltremare, i praticanti avvocati napoletani saranno seduti in piazza Cenni, nel «loro» Tribunale. Martedì 15 dicembre, ore 11, in campo quelli di giustizia per i praticanti avvocati, una sorta di community che unisce associazioni e sigle differenti. I praticanti battono su un punto in particolare: di fronte al rinvio delle prove scritte previste dal 15 al 17 dicembre (la data dipenderà dal trend dei contagi), chiedono una riforma della prova, ovvero consentire l’abilitazione con un test orale da remoto, oppure, fissare un solo giorno per gli scritti (e non tre) per poi dare corso agli orali, da remoto. Missione approdata in questi giorni in commissione giustizia alla Camera, in vista di una riforma che fa gola anche e soprattutto per il possibile ritorno di voti. Segue con attenzione i lavori parlamentari Claudia Majolo, presidente Unione praticanti avvocati, che in questi mesi ha fatto spesso sentire la propria voce per ottenere una riforma delle prove abilitative: «Chiedo una sola prova orale da remoto per non ingolfare la macchina esaminatrice, di fronte a una evidente lesione del principio di uguaglianza. Come per ingegneri, farmacisti e commercialisti, anche la nostra categoria attende riforme a stretto giro»

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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