Natale e Capodanno, il piano del Viminale: droni, posti di blocco ed Esercito

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Le “prove generali” le forze dell’ordine le avevano fatte a Pasqua, durante il lockdown totale. Ma il sistema sarà lo stesso e prevedeva i posti di controllo sulle autostrade e le arterie principali (con il sistema a imbuto, quindi tutti passeranno sotto l’occhio vigile della polizia); postazioni ai varchi aeroportuali e ferroviari con particolare attenzione ai treni a lunga percorrenza provenienti dall’estero; droni sulle grandi città per vigilare sulle piazze e individuare eventuali assembramenti.

Il Viminale ha inviato le proprie direttive a tutti i prefetti i quali potranno contare su una task force congiunta dei carabinieri, della polizia e della guardia di Finanza. A questi si aggiungeranno anche i soldati dell’esercito già in campo per l’operazione “Strade sicure” per l’ esercito.

L’appello del presidente del consiglio a trascorrere le festività con attenzione potrebbe non essere raccolto da tutti. E quindi ecco il dispiegamento di forze messo in piedi dal Viminale. Individuati i giorni sensibili dove i controlli anti assembramento saranno capillari: il weekend del 19-20 dicembre, l’antivigilia e la vigilia di Natale e il 31 dicembre.

La notte dell’ultimo dell’anno, poi, sarà tutta dedicata alla caccia ai possibili veglioni abusivi. I controlli si concentreranno nelle città e anche nelle località turistiche, nelle seconde case dove qualcuno potrebbe pensare di organizzare una festa abusiva nelle quattro mura. La palla poi passerà anche ai sindaci che potranno decidere di chiudere vie e piazze per evitare gli assembramenti.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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