Covid, il modello Campania non esiste. I cittadini pagano anni di lassismo e clientelismo e gli scontri tra De Ma e De Luca

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CRO Napoli 13/5/2019 Teatro Augusteo giuramento di Ippocrate De Luca De Magistris Newfotosud Antonio Di Laurenzio
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Lo scontro infinito tra De Magistris e De Luca. Il primo a capo di un’amministrazione da un anno senza maggioranza. A capo di un ente in dissesto (nei fatti) e di una città alle prese con mille problemi, quelli di sempre, non risolti dal sindaco “arancione” e dai suoi “prodi” antagonisti. Il secondo governa da quasi sei anni. A colpi di slogan ad effetto, piglio decisionista, che sembra però essere sparito negli ultimi giorni. Dominatore delle ultime regionali, De Luca ha costruito la sua forza e fortuna anche a suon “di fritture” e sostegni da ambienti politici super chiacchierati.

La gente è stufa. Si è resa conto tardi, a causa del Covid, che forse entrambi non sono il meglio per Napoli e la Campania. Ma il popolo è uterino, si sa, e fino a poco fa osannava De Luca e fino a qualche anno fa anche De Magistris.

Ora il primo cittadino rilancia: “Mi sembra che a Napoli, in Campania, siamo ben oltre la zona rossa” dice in un’intervista al Foglio il sindaco partenopeo, secondo cui l’innalzamento alla fascia più elevata sarebbe una decisione “tardiva”, nel senso che “prima si fa e meglio è. La sanità è in tilt. La zona rossa è superata dai numeri”. Numeri che il sindaco vorrebbe accertare, verificare, perché non si fida della Regione.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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