Marano, pratiche edilizie in municipio: denunciato un geometra che falsificava i bollettini. Terranostranews ne parlò tre anni fa, ma l’indagine si arenò

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Ha truffato il Comune di Marano falsificando la documentazione. I carabinieri hanno denunciato un geometra di 29 anni per truffa aggravata.

L’intervento dei militari di Marano è scaturito dalla denuncia presentata dal dirigente dell’ufficio tecnico dell’Ente, che ha segnalato che, da un controllo effettuato, era emersa un’anomalia contabile. Dalla ricostruzione dei fatti si era compreso che il geometra, nel mese di settembre scorso, aveva depositato al Comune una comunicazione di inizio dei lavori (CILA) di demolizione di un immobile di proprietà di un suo cliente, allegando come previsto i bollettini attestanti il pagamento dei diritti di segreteria per la trattazione della pratica edilizia. Sulla base della documentazione sequestrata dall’Arma, si è accertato che tali somme erano differenti da quelle realmente incassate dall’Ente. I carabinieri hanno verificato infatti che in ben tre occasioni il geometra aveva falsificato i pagamenti. Questioni di virgole e di zeri: 1 euro a fronte dei 100; 0,05 centesimi a fronte di 50 euro, 5,16 euro a fronte dei 516 da versare. Il comune pertanto ha incassato 6,21 euro. Regolarmente ne avrebbe dovuti ricevere 666. 660 euro di differenza che il professionista napoletano ha ammesso di essersi indebitamente appropriato. Verranno effettuati nei prossimi giorni ulteriori controlli al fine di verificare la regolarità di ulteriori pagamenti.

La storia non stupisce: Terranostranews, tre anni fa, quando c’erano i commissari straordinari al governo della città segnalò analoghi stratagemmi utilizzati da tanti professionisti del territorio, soprattutto in passato. Con gli articoli di Terranostranews fu avviata anche un’indagine e furono scoperti diversi bollettini falsi. Un paio di persone furono denunciate e fu anche interrogato un ex dirigente di Marano che, in pratica, confermò la tesi del nostro portale. Si sarebbe dovuto e potuto scavare su concessioni edilizie, pratiche di condono, ma i controlli (inspiegabilmente) furono affidati proprio al Comune di Marano. Come dire: “Acquaiò, l’acqua è fresca?”.

L’indagine, insomma (non sappiamo per colpa di chi), non fu seguita con il necessario zelo e tutto si è arenato. Ora la scoperta dell’acqua calda sulla scorta della denuncia della dirigente. Restiamo perplessi su molte cose, non sulla denuncia e sui fatti in sé ma sul fatto che talvolta ci si muove con estrema lentezza e solo attraverso specifiche modalità.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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