Salvini a Cernobbio: “Il governo non durerà a lungo, scuole e infrastrutture un disastro”

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“Mi auguro che questo Governo non arrivi fino in fondo. Stiamo usando questo periodo di opposizione per lavorare, allargare e studiare” dice il leader leghista al Forum Ambrosetti a Cernobbio. L’ex ministro sarà a Napoli tra 4 giorni.

“Questo Paese rischia di morire di non decisione. Non puoi avere al Governo uno che dice sì e uno che dice no. Mi auguro che l’Italia torni a decidere. Il Paese scelga qualcuno che si prende la responsabilità di scegliere” afferma l’ex ministro dell’Interno, che fa l’esempio di scuola e università. “Azzolina e Manfredi sono due fantasmi, si sta litigando su tutto” dice Salvini. ”È il caos, e lo dico con rammarico, siamo gli unici in Europa a non aver dato certezza a studenti e insegnanti. Chi non dà certezze è un Governo di chiacchieroni”. Secondo Salvini, “il danno che si può fare alle future generazioni è quello di non scegliere oggi per il futuro. Quello che imputo all’attuale maggioranza di Governo è una drammatica mancanza di decisione”.

Mancano posizioni definite anche su temi industriali, molto cari alla platea di Cernobbio. Come la filiera dell’acciaio, Ilva in testa: “L’Italia non può fare a meno dell’acciaio. E la presenza dell’acciaio deve essere compatibile con la salute delle persone. Il green – spiega Salvini – va bene ma bisogna accompagnarlo. Va calato nell’attività produttiva del Paese con intelligenza”. Oppure come le infrastrutture:  “A Genova abbiamo costruito il ponte ma è ferma la Gronda. Ferma sul tavolo del ministro dei trasporti, ferma per litigi” fa notare il leader leghista. O ancora: “La mia ambizione è che chi ha costruito il ponte di Genova costruisca anche quello sullo Stretto in 5 anni, 4 miliardi di euro di budget tutti a carico di privati”. E poi sulla rete unica “un ruolo dei francesi è benvenuto, sono un liberale. L’argine che metto è sugli investimenti cinesi: è una dittatura, non c’è libertà di parola e di impresa. Ogni centesimo di euro investito cinese in infrastrutture sensibili va ponderato e, in certi casi, bloccato. È inaccettabile che l’Italia a livello europeo sia vissuta come l’avamposto o il cavallo di Troia della dittatura cinese”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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