Case popolari Marano: svelato il trucco. Chi non è in regola con i titoli può regolarizzare entro il 20 luglio. Chi è in graduatoria e attende sarà dirottato nelle case dei mafiosi….

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Il dado è tratto: tutto è compiuto, come vi avevamo detto per anni. Il Comune, ovvero il sindaco e l’architetto Mucerino, capo dell’ufficio tecnico, hanno emanato l’avviso pubblico che consentirà – sulla scorta di una legge regionale – a chi non ha titolo per occupare gli alloggi popolari di regolarizzare la propria posizione. Le domande vanno presentate entro il 20 luglio. Possono usufruire della “sanatoria” coloro che non hanno reddito Isee superiore ai 15 mila euro, non abbiano altri immobili di proprietà e non abbiano riportato condanne penali.

Nessuno, dunque, nonostante le diffide sotto il periodo commissariale, le commissioni interne e menate varie, lascerà gli alloggi popolari che occupa illegalmente. Nessuno, nemmeno l’amico (tutti sanno) dell’amministrazione comunale che occupa una casa pur avendo un doppio reddito familiare.

Le persone che stanno chiamando in questi giorni, finiti nella graduatoria regionale per l’assegnazione di case popolare, alla fine vengono dirottate nelle abitazioni sequestrate ai malavitosi e finite, dopo decenni, nel patrimonio immobiliare del Comune. Fu un’idea dell’ex dirigente Di Pace, che aveva capito benissimo che l’ente cittadino non avrebbe mai sgomberato nessuno dagli immobili illegalmente occupati in via Piave, via Vallesana, viale Duca D’Aosta e piazza Trieste e Trento.

Alla gente che ha necessità di una casa viene detto, in pratica, di prendersi un’abitazione costruita da mafiosi, in molti casi in non buone condizioni strutturali. Molti rinunceranno per paura e per mancanza di fondi per la realizzazione dei lavori. La sinistra estrema cittadina su questo punto non parla. Va tutto bene: i fenomeni dell’amministrazione cittadina hanno deciso così…

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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