I lavori non erano stati autorizzati. Dunque il proprietario dell’abitazione aveva fatto operare le maestranze sprovvisto di licenze e con ogni probabilità in condizioni anche di estrema precarietà. Riflettori puntati proprio su quel maledetto costone che si è sbriciolato all’improvviso: quel muro di contenimento al quale si era messo mano farebbe parte di un terreno sul quale sarebbero stati edificati manufatti abusivi.
Per gli investigatori è plausibile che sia stato praticato uno scavo troppo profondo in un terreno già debole e reso pericoloso dalle piogge e dal dissesto idrogeologico, tipico della zona.