MARANO, LA SCOMPARSA DELLA MINORANZA. MOLTI FLIRTANO CON VISCONTI E I SUOI SODALI. ECCO COSA STA ACCADENDO

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La scomparsa dell’opposizione. Dall’uscita di scena di Bertini, che a lungo però aveva flirtato (lui e i suoi amici di cordata sperando in uno o due assessorati) con il pessimo Visconti, e con il successivo addio di Albano, dimessosi per motivi personali, la minoranza – che in precedenza aveva perso pure l’avvocato Pezzella – ha subito un colpo pressoché mortale. Non basta infatti la buona volontà  e la tenacia di Teresa Giaccio e qualche polemica innescata dalla Fanelli. Il resto è poca cosa. Carandente Luigi, che da mesi ha preso le distanze dalla cariatide al governo della città (fallimentare su ogni aspetto), è ben animato ma è caratterialmente e culturalmente troppo soft per poter impensierire la giunta.

Su quasi tutti altri, invece, meglio stendere un velo pietoso. Abbatiello è da mesi un tutt’uno con l’assessore D’Alterio; Catone è un mezzo fantasma (si vede ogni morte di Papa), gli ex albaniani incidono pochissimo e qualcuno, tra loro, è da mani a sera in compagnia di esponenti della maggioranza. Anche la Garofalo, bertiniana doc, è tenera come un grissino. Eppure di vicende da mettere in risalto, di denunce da fare ve ne sarebbero a iosa: gli sversamenti di via Corree di sotto, gli alloggi popolari, la gestione dell’isola ecologica, i fondi persi inopinatamente, anche per palazzo Merolla, la scarsissima trasparenza sulla gestione dello stadio, i compensi per gli scrutatori, gli uffici nel caos.

Un consiglio per i pochi che ancora fanno un briciolo di opposizione: mettetevi all’opposizione (e dichiaratelo in pubblico) anche di questa opposizione.

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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