Esclusiva Terranostranews: l’intervista al dirigente (in partenza) di Marano Di Pace. “Abbiamo restituito dignità all’ufficio tecnico e lavorato su tante “magagne”

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Un’altra esclusiva di Terranostranews. L’ultima intervista al dirigente dell’ufficio tecnico di Marano Pasquale Di Pace. L’uomo più contestato (da una parte della città) e più apprezzato (da un’altra parte) del territorio lascerà domani l’ente cittadino per approdare al comune di Napoli, dove risulta essere vincitore di un concorso.

Ingegnere, allora ci lascia?

Ho di recente partecipato e vinto una selezione bandita dal Comune di Napoli e, pertanto, dovrò prendere servizio entro 24-48 ore. Incarico a tempo determinato, sarò impiegato nel settore idrogeologico che è affine alle materie per cui mi sono specializzato.

Sensazioni? Lascia il Comune di Marano dopo circa due anni. Ce n’è da raccontare.

Sensazioni complesse da descrivere. Da un lato c’è l’amarezza di dover lasciare il lavoro in corso, un lavoro che ci è costato tanta fatica. Abbiamo ridato dignità al comparto tecnico, costituendo un ottimo gruppo di lavoro. Si è tracciato un percorso importante e chi verrà dopo di me, inevitabilmente, dovrà proseguire lungo quel solco. C’è, nel contempo, soddisfazione per il ritorno nel comune di provenienza dopo aver vissuto un’esperienza umana e professionale straordinaria e stimolante. Una palestra unica come è il comune di Marano.

Lei è stato l’uomo più in vista del territorio in questi ultimi mesi. Odiato e amato. Il bilancio?

Abbiamo riordinato nel complesso il settore patrimonio, costituendo di fatto un ufficio inesistente. Abbiamo fatto una ricognizione di tutti i beni e attivato le procedure di recupero per i beni occupati abusivamente: Sant’Agostino, via Platone, via Antica Consolare Campana. Si sono create le condizioni per valorizzare le 105 case popolari con la costituzione di una commissione che sta completando il lavoro. Egregio è stato anche il lavoro sui beni confiscati, per i quali abbiamo bandito due procedure: quella per la villa di via Del Mare (Polverino, ndr) e quella per la villa di via Recca (Armando Del Core, ndr). Un altro lavoro che mi piace citare è quello effettuato nel settore lavori pubblici, dove si è intervenuti grazie al recupero di vecchi mutui mai utilizzati dall’ente. Abbiamo rifatto numerose strade, circa il 25 per cento della rete del territorio. Anche al cimitero si è lavorato bene: abbiamo riordinato le procedure dei bollettini, emesso ordinanze per vietare le sepolture nelle ore pomeridiane. Abbiamo fatto non poco anche sul fronte del personale cimiteriale e su vecchie vicende, come quella del settimo quadrato, le cui nicchie sono state sequestrate per mancanza di collaudo. In ultimo mi piace ricordare il lavoro svolto per l’ampliamento del camposanto, con la definitiva variazione del progetto propedeutico alla consegna dei loculi entro la primavera.

Tante belle cose, ma non è che dimentica qualche criticità?

L’igiene urbana, su quel fronte si doveva fare di più. Sono sotto gli occhi di tutti, però, le difficoltà dell’intero settore, anche in ambito nazionale. E tuttavia, dagli ultimi dati raccolti, si evidenzia un trend in crescita per la raccolta differenziata, circa il 40 per cento, che è comunque poco rispetto alle soglie fissate dalla Regione. Lascio, tuttavia, un settore dove ogni singolo conferimento idoneamente presidiato.

Molti, anche noi a dire il vero, sostengono che quello che lei ha fatto sia stato sollecitato dalla Procura di Napoli.

Qualcosa, a dire il vero, era già partito durante la gestione commissariale. Cito, ad esempio, la revoca della concessione Pip all’azienda dei Cesaro o le procedure avviate e ultimate per il garage Orlando. Certamente ho ricevuto contributi, stimoli e sostegni da più parti: dal giornale da lei diretto, dagli inquirenti, dalle forze dell’ordine in senso lato.

E’ stato mai ostacolato da qualcuno?

Le operazioni poste in essere hanno incontrato la resistenza di coloro che erano i destinatari dei provvedimenti, ma col tempo ho notato un avvio di cambio di mentalità. Ci siamo incanalati, dopo anni di disastri, nel solco della legalità.

La vicenda Garden House?

L’amministrazione comunale ha vagliato tutte le misure tali da contemperare varie esigenze. Sono certo che l’ufficio porterà avanti gli atti successivi, ovvero ordine di abbattimento e acquisizione al patrimonio comunale.

Pali della luce?

Ho già incaricato il geometra Napoli affinché proponga all’amministrazione il necessario lavoro da portare a termine. Mi riferisco all’aggiornamento di una vecchissima delibera, vecchia di 50 anni, con la quale si individuano le strade pubbliche. Bisogna verificare quali sono le zone realmente pubbliche che necessitano degli impianti.

Più complesso il settore lavori pubblici o l’urbanistica?

Più complessa l’urbanistica, un comparto che ingloba altri mini comparti, come quello per le attività produttive. Devo dire che su tale fronte, mi riferisco all’urbanistica, ho avuto sempre la massima collaborazione dei miei tecnici.

Gli iter da lei avviati si fermeranno con la sua partenza?

Ho fiducia nei miei tecnici. Non è una sfida facile, ma credo che l’amministrazione riuscirà a portarla avanti.

Qualche rammarico?

Ho dato il massimo, seppur con qualche inevitabile errore e con tutti i miei limiti.

Il mercato ortofrutticolo?

E’ stato fatto un ottimo lavoro, sia sotto il profilo tecnico che amministrativo. Ora ci sono tutti i presupposti per rilanciare sul serio la struttura. A breve si predisporrà lo schema di convenzione con i concessionari selezionati con un avviso pubblico.

Restano, però, tante cose in sospeso. I fondi Pics, i fondi di Città Metropolitana, gli ulteriori sgomberi, qualche abbattimento di beni abusivi.

La Cerasella sarà abbattuta all’inizio del prossimo anno. Un’altra casa di via Marano-Quarto idem. Nel frattempo abbiamo avviato le procedure per la nomina del tecnico che si occuperà del Puc e per l’acquisto delle telecamere da installare sul territorio. Per il resto, ripeto, ho fiducia nell’operato dei miei tecnici. Devo ringraziare, poi, tutti coloro che sul campo mi hanno dato una mano preziosa per scoprire e individuare malefatte storiche, munnezzaglia, per dirla con le parole di Matilde Serao, che avevano infestato il territorio.

 

 

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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