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Gentile dottore, come ogni hanno all’approssimarsi delle feste natalizie convivono in me opposti sentimenti: entusiasmo da condividere con i miei figli, ancora piccoli, che percepiscono il Natale con gioia e sorpresa, e contemporaneamente ansia e preoccupazione per l’epilogo che la festa potrebbe avere. Ogni anno infatti sembra che le feste portino con sé nervosismi e cattiverie. I parenti riuniti non evitano critiche o commenti malevoli che, magari avevano evitato durante l’anno. Come se si aspettasse la festa per litigare innanzi a un pubblico, anche le coppie mostrano tutti i loro asti, senza risparmiare commenti malevoli. Io cucino per tutti e subisco un’atmosfera che diventa pesante e in breve può sfociare in urla. Così succede ogni anno. Come fare per mantenere in quella pace e quella serenità che sarebbe propria del Natale?
La Festa scandisce con il suo rituale i tempi e ritmi della vita sociale. Un tempo che viene diviso in un “prima” e in un “dopo”, un tempo feriale e un tempo festivo, dove il primo è pieno di doveri e di regole, mentre l’altro è caratterizzato dalla mancanza di restrizioni e dalla presenza della felicità: il vissuto dell’attimo presente, il “Qui ed ora”. Per questo motivo, come afferma Freud in Totem e Tabù, la festa afferma la presenza dei dogmi rigidi, non li annulla ma li consolida, attraverso i momenti di trasgressione. Ripensando alla domanda che pone la nostra lettrice, ci chiediamo: è sempre un evento felice la Festa? A pensarci bene, non sembra essere sempre così. Si nasconde, infatti – dietro l’apparente serenità – un qualcosa di negativo che, nonostante gli sforzi di esorcizzazione profusi dai più volenterosi, si libera inevitabilmente. Pranzi e cenoni, regali, canti natalizi, non riescono a risolvere i processi di rimozione che potrebbero consentirci di godere della compagnia degli altri e dell’atmosfera festiva. E d’altra parte, “fare la festa a qualcuno” o “conciare per le feste” non sono affermazioni che associano alla Festa un significato minaccioso? Vi lascio cari lettori a riflettere su queste considerazioni, sulle insoddisfazioni e sulle frustrazioni che stridono tanto con la gioa natalizia e che pure ci portiamo nel cuore, per augurarvi di trascorrere il vostro Natale con tutta la serenità possibile.
Dott.Raffaele Virgilio, psicologo e psicoterapeuta
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