Maturità 2020, addio all’orale con le tre buste. Torna invece il tema di storia

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Via le buste al colloquio

A ogni cambio di ministro, si muove un po’ anche l’esame di maturità. Qualche modifica ci sarà anche quest’anno. Dopo aver annunciato di voler intervenire per qualche «ritocco», il ministro Lorenzo Fioramonti ha oggi confermato le linee del «suo» esame. Lo ha fatto rispondendo alle domande degli studenti su Skuola.net. Innanzitutto, ha confermato che non verrà modificato l’impianto generale dell’esame di Stato. Ma verranno eliminate le tanto criticate buste da sorteggiare al colloquio, sigillate dalla commissione d’esame ed estratte a sorte, davanti al candidato. «Troppo stress per gli studenti. La maturità non dev’essere una roulette, non siamo al casinò». È stata un’esperienza negativa – hanno ritenuto al ministero – che ha portato a colloqui impacciati, costringendo gli studenti a sforzi di fantasia per improvvisare collegamenti interdisciplinari.

Ma torna la tesina? No, restano i materiali

Nonostante l’entusiasmo suscitato in diretta («Ministro – lo hanno incalzato i ragazzi di Skuola.net – lei così punta a diventare il politico più amato dagli studenti. Ma non è che ci sarà una fregatura?»), non è chiara la reale portata del cambiamento, al di là dell’effetto annuncio. Il ministro infatti ha detto che non tornerà la compianta (dai ragazzi) tesina ma l’orale continuerà a prendere avvio dagli stessi materiali dell’anno scorso: poesie, ritagli di giornale, grafici, foto di opere d’arte. Solo che non dovranno più pescarli come in un quiz tv da una delle tre buste volute da Bus

Ma torna la tesina? No, restano i materiali

Nonostante l’entusiasmo suscitato in diretta («Ministro – lo hanno incalzato i ragazzi di Skuola.net – lei così punta a diventare il politico più amato dagli studenti. Ma non è che ci sarà una fregatura?»), non è chiara la reale portata del cambiamento, al di là dell’effetto annuncio. Il ministro infatti ha detto che non tornerà la compianta (dai ragazzi) tesina ma l’orale continuerà a prendere avvio dagli stessi materiali dell’anno scorso: poesie, ritagli di giornale, grafici, foto di opere d’arte. Solo che non dovranno più pescarli come in un quiz tv da una delle tre buste volute da Bussetti. Quindi cosa cambia veramente?

Quindi cosa cambia veramente?

Torna il tema di storia

Come già anticipato nelle scorse settimane Fioramonti ha anche confermato di voler rintrodurre nel tema la traccia di storia, che era sparita con l’ultima riforma dell’esame di Stato firmata da Bussetti ma in realtà impostata, almeno per quanto riguarda la revisione del tema, già dalla Fedeli. La storia torna come opzione obbligatoria nella cosiddetta traccia argomentativa. «E’ un punto, questo, su cui ho voluto ascoltare le richieste della società civile», un chiaro riferimento alla petizione per il ritorno della Storia firmata tra gli altri dalla senatrice Segre e da Camilleri.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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