
«In uno dei primi interventi che feci in Parlamento dissi: “Il malaffare ha rovinato questo Paese ma è l’ipocrisia che uccide la speranza”. Ecco, io reputo il Pd il partito più ipocrita d’Europa, il M5S non si fidi…». L’attacco di Alessandro Di Battista era arrivato pesantissimo, in mattinata, con un post su Facebook, dove avvertiva i suoi amici grillini, manifestando tutta la sua contrarietà per la formazione del nuovo governo giallo-rosso. “Sono sempre stato contrario ad un governo con il Pd. Non è un segreto. Ho sempre reputato il Pd il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso”, spiega Di Battista. “Il Pd – riprende – è un partito ‘globalista’, liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese, responsabile, paradossalmente più della destra che ho sempre ugualmente contrastato, delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani. Sono stati soprattutto gli uomini e le donne del Pd – incalza – a svendere i gioielli di Stato ai loro amici; loro hanno regalato le autostrade ai Benetton; loro hanno spinto affinchè si bombardasse la Libia dando il La alla destabilizzazione della regione e al conseguente aumento dei flussi migratori. Loro, soprattutto loro, hanno impedito che venisse approvata una legge sul conflitto di interessi”.
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