Il Comune di Mugnano avrebbe potuto incassare € 288.500 annui da Ministero dell’Interno per la caserma dei carabinieri. Mentre gli uomini dell’Arma occupavano l’immobile di via Cesare Pavese il contratto di locazione in essere tra l’ente territoriale e l’arma contiene una condizione sospensiva dell’efficacia; secondo questa clausola il contratto avrà pieno vigore solo dal momento in cui interverrà l’approvazione ministeriale. Tale approvazione del Ministero non è mai arrivata. Nel 2017 il Comune ha agito in giudizio e far valere le sue ragioni.

Tuttavia invece di chiedere al Giudice l’adempimento dell’impegno preso dal Ministero il Comune ha cercato di sfrattare l’Arma per morosità.

Il Giudice adito, poiché il contratto tra le parti non è mai entrato in vigore, ha ritenuto vigente ancora un precedente comodato del 1998.

Pertanto, il Magistrato, pur dichiarando che il comportamento del Ministero ha creato un danno al Comune di Mugnano ha rigettato le sue richieste.

Al danno si è aggiunta la beffa perché il Comune è stato anche condannato a pagare € 7.457 più altri oneri, a titolo di spese legali. Inoltre poiché la Caserma è molto grande ed ai Carabinieri lo spazio avanza (in pratica il piano superiore non serve) mentre il Comune concede spazi senza incassare soldi paga costosi canoni per l’Anagrafe in Via Napoli.

La sentenza non è stata impugnata e tutt’oggi il danno erariale aumenta, l’opposizione, soprattutto nelle persone dei consiglieri Zucconelli e Micillo, in commissione trasparenza più volte ha sollecitato la maggioranza affinchè prendesse gli opportuni provvedimenti ma l’amministrazione non ha fatto sapere le sue intenzioni, intanto i soldi persi dal Comune che non ne chiede la risoluzione del comodato né la rideterminazione del contratto di locazione, aumentano di mese in mese. L’opposizione ha anche proposto che, ovemai il Ministero si rifiutasse ancora di dare approvazione al contratto di locazione, per evitare che l’ Arma lasci Mugnano, si rinnovi il comodato ma consentendo ai Carabinieri solo l’uso del piano terra, in modo che il Comune possa trarre reddito dal piano superiore o destinarlo a scopi sociali, ma nemmeno a questa proposta sono seguiti impegni precisi o chiare manifestazioni di volontà.

A Mugnano viviamo una situazione paradossale, il Comune perde una barca di soldi dei cittadini, e con una battuta potremmo dire “non possiamo nemmeno chiamare i carabinieri”..

Nota stampa Umberto Zucconelli (5 Stelle)

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