Il pagellone di Terranostranews. La sfida al calor bianco tra De Nigris e Albano, il bluff dei consiglieri di Visconti

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Torna il consueto appuntamento con il pagellone di Terranostranews. Ieri sera l’attesissima seduta di consiglio comunale sul caso De Nigris, il rendiconto di gestione e i debiti fuori bilancio. Seduta finita in bagarre, come spesso avviene da un po’ di tempo a questa parte. I voti.

Marinella De Nigris, “l’assessore della Napoli bene”, come è stato ribattezzata a più riprese, prende in avvio di seduta la parola (per rispondere ad un articolo 34) e si capisce fin da subito quale sarebbe stata la piega della serata. Due o tre battute sul senso civico dei consiglieri e qualche altra affermazione scatenano le piccate risposte delle opposizioni. In aula c’è fermento e il pubblico la becca a più riprese. Va in scena, poi, il duello con Pasquale Albano. Un perfetto mix tra una corrida sivigliana e una commedia di Eduardo De Filippo. Voto. No comment per la prima parte. Voto 8 per la teatralità di entrambi.

Pasquale Coppola, Lorenzo Di Marino, Matteo Bruno e Ciro Marzi. Arrivano in aula alla spicciolata, chi con mezz’ora di ritardo, chi con oltre un’ora. Diranno che saranno stati fermati da altri impegni, ma in realtà hanno voluto dare un piccolo segnale al sindaco Visconti che di accogliere le loro istanze e suggerimenti su De Nigris e sovraordinati proprio non vuole saperne. Roba da primissima Repubblica, insomma, che si portava 15 anni fa quando a guidare l’ente era Salvatore Perrotta. Acqua che non toglie la seta, dirà qualcuno. Alla fine si adeguano, pur avendo manifestato grossa insoddisfazione per le ultime scelte del primo cittadino. Voto 2.

Rodolfo Visconti. La città e il comune sono pieni, zeppi di problemi e tutti hanno capito che qualche correzione in corsa, nella macchina amministrativa, andrebbe fatta. Lui, però, è fatto così: è testardo fino all’inverosimile e chi lo conosce bene sa che quando prende un’insiria su una persona c’è poco da fare. Tiene in scacco i suoi consiglieri, non solo qualche oca giuliva, ma soprattutto i consiglieri pensanti, che potrebbero dare un buon apporto se fossero maggiormente coinvolti. Sugli assessori e sovraordinati, piaccia o non piaccia, decide lui e i consiglieri miracolati, eletti con 60-70 voti, obbediscono. Voto 3 per la testardaggine (eccessiva). Voto 7 perché l’ha spuntata ancora una volta.

Rosario Pezzella. Imposta il suo intervento come se fosse davanti a un giudice di un tribunale. Lo stile di Pezzella, del resto, è noto agli addetti ai lavori: attento alla forma, molto elaborato nel contenuto, ricco di citazioni, talvolta volutamente enfatico ed esageratamente retorico. Ieri, però, è sembrato meno “freddo”, più empatico rispetto al recente passato. Qualcuno sostiene che sarebbe pronto (non subito, però) a passare con la maggioranza. Da buon democristiano non scopre le sue carte, ma è da tenere d’occhio.. Voto 7 per la performance.

Davide Di Luccio. E’ l’unico della maggioranza che prova in qualche modo a difendere la De Nigris. Lui, che dopo l’approvazione della contestata delibera, aveva palesato non poche perplessità. Evidentemente ci ha ripensato e in aula ha snocciolato le sue ragioni, essenzialmente basate sui criteri che ispirano l’equo compenso. Una difesa estremamente tecnica della delibera. Voto 6- per il coraggio.

Morale della favola. Lo abbiamo detto e scritto mille volte: questa amministrazione andrà in difficoltà soltanto quando si entrerà nel vivo delle questioni lottizzazioni edilizie e piano regolatore. Tutto il resto serve solo per la fiction, il teatro, le polemiche e poco altro.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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