Differenziata flop e tassa rifiuti al top: la Tari aumenta ancora anche a Napoli

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Raffica di aumenti delle tariffe del Comune: dalla raccolta rifiuti, alla retta per l’asilo passando per le una tantum degli impianti sportivi fino ai suoli cimiteriali. Insomma, le delibere propedeutiche all’approvazione della manovra di bilancio previsionale – fondamentali per dare concretezza alle entrate sulle quali il Comune può contare – fotografano esattamente lo stato di sofferenza finanziaria dell’ente e la necessità di fare cassa. Il Consiglio comunale le ha votate a maggioranza – vale a dire con le opposizioni che hanno lasciato l’Aula di via Verdi – ma tra gli arancioni, soprattutto la parte più di sinistra, il malcontento è stato palpabile. Atti digeriti con molta fatica che nessuno ha nascosto, anzi le critiche sono piovute copiose. C’è voluta tutta la pazienza dell’assessore al Bilancio e vicesindaco Enrico Panini per dissuadere i consiglieri più riottosi a dire sì. Luigi Felaco di demA – per esempio – aveva annunciato l’astensione «perché non c’è stata la necessaria condivisione su questi provvedimenti», ha dichiarato in relazione alla questione degli asili nido. Ha cambiato idea dopo l’appello di Panini e di Rosaria Galiero e Mario Coppeto di Sinistra in Comune. «Pure a noi – hanno dichiarato – non piace votare certi atti, ma poi esiste il senso di responsabilità. Bene non nascondere le critiche però poi si vota altrimenti se ci asteniamo la delibera non passa e andiamo tutti a casa». Alla fine Felaco si è convinto e ha dato il suo sì. Si tratta di aumenti small, non esagerati, anche perché le aliquote per le tariffe di Palazzo San Giacomo sono già tutte al top in quanto ente in predissesto, ma sempre di aumenti si tratta a fronte di servizi resi che spesso lasciano a desiderare.

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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