378 Visite
I primi sei mesi e mezzo di governo misurano lo spread tra buona parte del racconto pubblico – giornali, tv, social – e il sentimento della maggioranza che resta al momento a prova di bomba, mai scalfito: i partiti del contratto, M5s e Lega, insieme non mollano il 60 per cento di base elettorale virtuale. La Tap si fa anziché no? Le accise sulla benzina ci sono ancora? La manovra è approvata in quel modo un po’ sgangherato? Non conta. Resta la fiducia, sinonimo di speranza per la maggioranza del Paese, in attesa delle misure più importanti, reddito e quota 100. E il risultato è che i due partiti portano in dote il loro consenso alle istituzioni.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews