La svolta del prefetto Sodano: «Troppi beni delle mafie inutilizzati, ora vendite sprint»

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«Nella riforma prevista nel decreto sicurezza ci saranno grandi benefici per la nostra agenzia e la possibilità di restituire alla collettività i beni sottratti alla mafia. Un settore che ha bisogno di modifiche incisive». Il prefetto Ennio Sodano, casertano, direttore dell’Ansbc, l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ritiene che la legge studiata al Viminale per snellire le procedure dell’assegnazione degli immobili possa portare miglioramenti.

Direttore, finalmente potrete vendere anche ai privati le ville dei boss?
«In realtà la riforma servirà molto di più per destinare i beni di pregio minore. Da quando la nostra agenzia è stata istituita, nel 2010, siamo riusciti a fare un lavoro enorme. Gli immobili più appetibili è più semplice destinarli agli enti locali che poi li utilizzano per finalità istituzionali o sociali. Il vero problema sono quei beni che abbiamo ereditato quando l’agenzia ancora non esisteva e le procedure erano molto lente. Più tempo passa per un immobile senza essere destinato e più deperisce, quindi poi i comuni hanno necessità di impiegare dei fondi aggiuntivi per riammodernare gli edifici per poi utilizzarli. Molti problemi si trascinano da anni, ma a tempi precedenti a quando è stata creata l’Ansbc».

Il Mattino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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