Marano, personale dell’ufficio tecnico e carabinieri nel capannone (abusivo) di via Padreterno. Nuova ingiunzione agli ormai ex titolari. Il bene è del Comune

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Sopralluogo del personale dell’ufficio tecnico comunale, con il supporto dei carabinieri della locale Compagnia, in un capannone commerciale (abusivo) di via Padreterno, già da due anni acquisito al patrimonio del Comune. Nel corso del sopralluogo è stato accertato che all’interno del capannone erano custoditi alcuni materiali. Il Comune, pertanto, ingiungerà agli ormai ex proprietari (legati da vincoli familiari con il boss Giuseppe Polverino) di rimuovere quanto contenuto nel capannone. Hanno venti giorni da quando partirà la notifica. L’attività commerciale, che aveva operato per circa un decennio nell’assoluta illegalità, era stata oggetto due anni fa di un controllo da parte dei carabinieri del Nas. I militari sollecitarono l’intervento dei tecnici comunali che appurarono, con oltre un decennio di ritardo (nulla era mai stato segnalato da chi era preposto ai controlli) le irregolarità urbanistiche. Fu avviato così l’iter che portò all’acquisizione del bene. Stamani in via Padreterno, per l’ennesimo sopralluogo, si sono recati i carabinieri e non la polizia municipale di Marano, come avrebbe potuto essere. Su specifica richiesta del Comune. E anche questo è un dettaglio di non poco conto e che fa riflettere. Tanto. Meditate, meditate.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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