Marano e la questione dissesto finanziario: a fine maggio la discussione (decisiva) presso le sezioni riunite della Corte dei Conti

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Sarà discusso il 30 maggio a Roma, presso la sezione riunite della Corte dei conti, il ricorso intentato dal Comune di Marano contro la bocciatura del piano pluriennale di risanamento dell’Ente. Le speranze di successo non sono elevatissime, ma al Comune ostentano un moderato ottimismo. L’ente cittadino, attraverso il legale Mario D’Urso, ex procuratore generale della Corte dei Conti, punta a dimostrare che i conti e gli incassi, rispetto al 2014, periodo in cui fu presentato il piano di riequilibrio della giunta Liccardo, sono in miglioramento. In caso bocciatura, anche in appello, i commissari dovranno (volenti o nolenti) dichiarare il dissesto finanziario. Se dovesse essere accolto il ricorso, invece, si tratterebbe di una sentenza destinata in qualche modo a fare scuola. La Corte, di solito, analizza e giudica dati certi, numeri che al momento della presa in visione devono già attestare che il Comune è in grado di uscire dal guado e salvarsi dal crac. Marano è ancora in una situazione di altissima criticità, seppur migliorata rispetto a tre-quattro anni fa. Qualcosa è stato fatto (forse l’unica cosa vera) sul fronte degli incassi dell’acqua. Per anni parchi ed esercizi commerciali non erano stati toccati e ciò aveva generato buchi per milioni di euro. C’è ancora tanto da fare: 4 mila famiglie allacciate abusivamente (è stato istituito un apposito sportello, ma non è noto cosa stia producendo), c’è da fare una ricognizione sugli autolavaggi, qualcosa sul fronte delle affissioni commerciali. Il tempo per farlo è poco e molto è stato già sprecato da sovraordinati non all’altezza del compito e funzionari che lavorano solo se hanno il fiato sul collo.

© Copyright 2018 Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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