C’è l’ipotesi di sdoppiamento della segreteria napoletana, tra area metropolitana e un coordinamento di Napoli città, al centro dell’avvio del percorso congressuale del Pd di Napoli, partito con una direzione provinciale «dimagrita» dalla cura scissione: i 135 delegati della platea originale sono diventati ora 98, ma alla direzione ce ne sono una trentina. L’ipotesi di scindere le due segreterie ha preso ormai piede tra le diverse anime del Pd partenopeo che si avvicinano al rinnovo della segreteria di Venanzio Carpentieri. È proprio il segretario uscente che nella sua relazione indica la necessità di una riorganizzazione «che potrebbe completarsi – spiega – con un organismo di coordinamento che pur senza rappresentare necessariamente un distinto livello di articolazione del partito, si innesti nell’ambito della Federazione metropolitana in forme tali da garantire sufficiente autonomia operativa». Ci si avvicina all’idea di un doppio segretario, dunque, che trova l’appoggio sia di Lello Topo che di Valeria Valente. «Credo sia utile – conferma la parlamentare e consigliere comunale a Napoli – c’è a Roma e c’è a Milano e anche Napoli ha bisogno di un soggetto che curi il partito nella vasta area metropolitana e in città».
Pd Napoli verso doppia segreteria: una per la provincia e una in città. C’è lo zampino di Topo
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Per lo sdoppiamento sarà necessario il voto dell’assemblea che modifichi lo statuto. E di un grande progetto con le anime della provincia protagoniste: «È necessario – sottolinea Lello Topo – far emergere una generazione che ha avuto il grande merito di lavorare sul territorio, per riconnetterci col territorio stesso. I temi di questo congresso sono gli assi di sviluppo dell’area metropolitana, penso a Pompei per il turismo, a Nola per la logistica e ad Afragola per le infrastrutture di trasporto». L’idea dovrebbe essere che proprio all’area Topo spetti une candidatura forte per il Pd metropolitano, mentre l’area vicina al governatore De Luca, con il ritorno in direzione anche di Giovanni Palladino, ex Scelta Civica, punta al coordinamento di Napoli per radicarsi al meglio in città e già circola il nome di Nicola Oddati come candidato deluchiano. Le correnti restano al centro, insomma, e infatti la direzione decide che la commissione di garanzia istituisca un ufficio provinciale adesioni che si occupi del tesseramento garantendo così il pluralismo interno.
Il Mattino
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