Marano, il turn over negli uffici comunali? Se ne parlerà a settembre. Ma ormai è chiaro: i commissari si sono incartati. Il vecchio provvedimento fa acqua da tutte le parti ma non si ha il coraggio di rivederlo

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Lo sanno tutti, anche i vertici dell’amministrazione cittadina: la delibera dello scorso 8 giugno, quella che ha ratificato una serie di cambiamenti nella macchina amministrativa, fa acqua un po’ da tutte le parti. E’ una delibera, quella sulle rotazioni interne, che si rese necessaria dopo lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni camorristiche, ma fu fatta e scritta nel peggiore dei modi. Quella delibera non è ancora entrata in vigore e se accadrà non sarà prima di settembre.

Il Comune si è incartato, insomma. Ufficialmente perché doveva incontrare i sindacati e perché si attendeva la nomina e l’insediamento della nuova segretaria generale Ilari Bruno. In realtà i commissari hanno capito che qualche errore è stato compiuto e che i rischi ora sono enormi.

Si teme la stasi, il boicottaggio da parte di qualche dipendente o funzionario, ma soprattutto, quel che è più grave, si è compreso che i cambiamenti proposti dall’allora segretario generale D’Ambrosio potrebbero causare più danni che miglioramenti. Si decise, a suo tempo, di colpire in particolare l’ufficio tecnico e poco altro, in prevalenza nel settore amministrativo.

La logica, l’umiltà e il buon senso dovrebbero consigliare ai commissari di ammettere l’errore fatto e di resettare il tutto. La delibera, insomma, dovrebbe essere revocata e rifatta sulla base di criteri più chiari e oggettivi. Ci sono dipendenti che figurano nella relazione della commissione d’accesso (quella che ha causato lo scioglimento del municipio) che non sono stati toccati. Ci sono dipendenti che lavorano da anni e anni negli stessi uffici, in primis ragioneria e tributi, che nemmeno sono stati sfiorati dal provvedimento.

La triade ritiene, però, che alcuni spostamenti non possano essere autorizzati poiché non vi sarebbero le condizioni e gli uomini per sostituire coloro che da anni fanno il bello e il cattivo tempo in certi uffici.

E allora si è preferito “colpire” pochi comparti: ufficio tecnico, area amministrativa, commercio e politiche sociali. E’ stato rinforzato l’ufficio legale e sono state smembrate le aree patrimonio e igiene urbana, accorpate da altri settori. Le risorse umane dell’ente sono quelle sono, è vero, ed è proprio per questa ragione che occorrerebbe rivedere il provvedimento di rotazione. Così come è fatto non porterà a nulla, se non ad un ulteriore peggioramento delle cose.

Ovviamente i commissari andranno avanti per la loro strada, convinti che un’eventuale marcia indietro sarebbe percepita come sorta di figuraccia. I maranesi, in realtà, se ne fregano delle rotazioni interne al municipio: ai maranesi importa che gli uffici siano solo più efficienti. La questione del turn over è soprattutto una questione di immagine. Tutti sanno che ci sono uomini e donne che si sono costruiti orticelli (o orti) negli uffici. Ma tutti sono a conoscenza che la delibera avallata, quella dell’8 giugno, è incompleta e che nulla sarà più toccato d’ora in avanti, nemmeno quelle aree (anagrafe, vigili urbani e tributi) finite di recente (e non solo) nell’occhio del ciclone. Ragion per cui o si fanno ora le cose, e le si fanno nel modo migliore, spostando da qualche ufficio porta imbasciate della camorra, lavativi o truffaldini, oppure è meglio resettare tutto e attendere tempi migliori.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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