Chi conosce gli uffici comunali, chi li frequenta assiduamente, chi si legge le carte, determine e delibere, chi segue con attenzione le vicende amministrative del Comune sa benissimo che nei sei mesi è passa di commissione straordinaria poco o nulla è stato fatto.
Numerosi gli atti formalmente sballati o da rimodulare, come quello relativo al turn over interno; numerosi gli impegni presi e non ancora rispettati. Sarebbe inutile tediare i lettori con l’ennesimo elenco di cose non ancora fatte (dal cimitero all’isola ecologica, dall’abbattimento del capannone abusivo di via Vallesana ad altre situazioni). Ci limitiamo ad osservare che, in poco più di sei mesi, l’ente è riuscito a mettere mano (realmente) ad una sola cosa: i canoni idrici non pagati dai furbetti dell’acqua, evasori, elusori e quant’altro. Per volontà di uno dei commissari, Francesco Greco, sono stati convocati al Comune decine di evasori e di persone non in regola. Il diktat è stato chiaro, nessun giro di parole: o paghi o ti stacchiamo l’acqua. Molti hanno aderito, alcuni- come gli amministratori del parco Marina – hanno già pagato le prime 23 mila euro. Sono fatti, non chiacchiere. E sono fatti di portata storica, visto che in tanti in precedenza non c’erano riusciti. L’operazione è ancora in itinere e non sarà semplice portarla a compimento. Ma almeno qualcosa è stato avviato.
Tutto il resto, invece, è fermo. Il Comune ha perso mesi e mesi nel cercare dirigenti del settore tecnico ed economico: tre hanno rifiutato, un altro è stato scartato. La telenovela con la segretaria generale, la D’Ambrosio, ha tenuto banco per mesi. Mesi di polemiche e di atti confezionati male, malissimo, come quelli relativi alle aree standard, dove il Comune ha rimediato una sonora figuraccia. E cosa dire del Pip, con la Procura che ha dovuto richiamare all’ordine l’ente, reo di essersi “leggermente” addormentato sulla questione dei lavori per la messa in sicurezza dell’area.
Negli ultimi tempi, due partiti, il Pd e il Cinque stelle, si sono segnalati per l’organizzazione di convegni e per gli incontri, ormai stucchevoli, con il prefetto Reppucci. Il Pd, che ha qualche scheletro del passato nell’armadio, non affonda il colpo contro Reppucci. Dice e non dice, sollecita ma senza mai incidere più di tanto. Il segretario della sezione Morra, autore di un’analisi sui fatti che hanno interessato il Comune negli ultimi anni, ha fatto capire (forse lo ha consigliato il mite onorevole Massimiliano Manfredi, forse non vuole far prendee collera il ministro dem Minniti, l’uomo che ha scelto Reppucci) che Reppucci non deve essere sfruculiato più di tanto.
Il Cinque stelle, ogni due mesi, ci fa sapere di incontri col prefetto e di impegni che, almeno fino ad oggi, non si sono mai tramutati in niente di concreto. Anche gli “iacolariani” non parlano di Reppucci, soprattutto perché i dipendenti vicini ad una certa corrente politica non sono stati toccati dal recente e annunciato turn over. Non parlano i “sinistri”, perché non conoscono le cose del Comune.
Tutti sanno che la triade ha ereditato una situazione a dir poco disastrosa e che le giunte del passato, Bertini, Perrotta e Liccardo, non hanno brillato sotto diversi profili. Tutti sanno che il compito è arduo e nessuno vuole crocifiggere Reppucci, anche se Reppucci dovrebbe recitare il suo bel mea culpa per essersi fidato, per mesi e mesi, di funzionari che hanno fatto solo danni al Comune. Marano non ha bisogno di partiti supini al potere prefettizio o ministeriale: Marano ha bisogno di partiti che collaborino con i commissari, ma anche di partiti e movimenti che sappiano incalzare e incazzarsi di fronte a certi avvenimenti. La stagione della camomilla ad oltranza ci sembra decisamente superata. Non si possono accettare risposte come quelle data da Reppucci ai Cinque stelle sul Ciaurro: “La responsabilità è in capo alla Soprintendenza”. Forse del monumento, caro prefetto, ma non certo della vigilanza di una villa (di competenza del Comune) che è diventata più tenera e penetrabile di un grissino.
Di seguito il comunicato del M5S di Marano sull’incontro di ieri con il prefetto. Giudicate voi.
“Il meetup Marano, insieme ai propri portavoce on. Micillo Salvatore (deputato del M5S) ed il consigliere regionale Malerba Tommaso, ha incontrato il Prefetto Reppucci per discutere di diverse problematiche. E’ stata affrontata la questione dei loculi cimiteriali, ma dalle parole del commissario si è evinto che la risoluzione non è prevista nel brevissimo periodo. Abbiamo poi discusso della questione trasporti illustrando, carte alla mano, tutte le inadempienze contrattuali che la Inibus sta ponendo in essere. Ci è stata assicurata, da parte del commissario, la massima celerità nell’intervenire e nel garantire il rispetto del contratto da parte degli inadempienti. Per quanto concerne la situazione dei rifiuti, alla nuova ditta sarà affidata anche la gestione dell’isola ecologica.
Riguardo alla problematica “Ciaurro” sebbene il commissario abbia fatto notare che è piena responsabilità della soprintendenza, siamo riusciti a strappare la promessa di un aumento dei sopralluoghi da parte della polizia locale, in attesa che vengano racimolati i fondi per la videosorveglianza. Infine, con interrogazioni al seguito, abbiamo discusso di sicurezza ottenendo due buone notizie.
La prima è che entro settembre sarà finalmente operativa la “Compagnia Comando” dei Carabinieri con una disponibilità di uomini intorno alle 100 unità. La seconda buona notizia è che i circa 250mila euro dei fondi europei per la videosorveglianza della città (anche delle aree di scarico illegale dei rifiuti) sono già disponibili è che a breve sarà presentato il progetto esecutivo in modo che si possa immediatamente procedere all’acquisto ed all’installazione degli strumenti. A conclusione dell’incontro ci è stato garantito che si userà il pugno di ferro contro tutti coloro che fino ad oggi hanno eluso pagamenti dovuti al comune od hanno indebitamente commesso infrazioni di natura amministrativa.
Ci riteniamo abbastanza soddisfatti dell’incontro avuto e delle garanzie ottenute. Naturalmente vigileremo affinchè ogni parola si trasformi in fatti concreti e tangibili nel minor tempo possibile. Ci appelliamo anche a tutti i cittadini perbene affinchè continuino a segnalare ogni abuso od inefficienza che possa cagionare danno alla comunità”.
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