Migliaia di cittadini, da stamani, lasciati in balia dei disservizi idrici. Una delle pompe di sollevamento, una di quelle che sarebbe da sostituire, che tutti sanno che è da sostituire, è stata oggetto di nuovi interventi. Le operazioni proseguono da stamani, ma il Comune, in piena estate, strafregandosene di tutto e tutti, non ha pensato nemmeno di allertare la protezione civile che avrebbe potuto girare per informare la cittadinanza e portare, ad anziani e persone non autosufficienti, almeno un po’ di acqua potabile. Una vergogna, l’ennesima, che si consuma in un comune guidato da una commissione straordinaria, da un prefetto che chiede collaborazione ma che non ascolta nessuno e che, soprattutto, sembra vivere su Marte. Assente su tutta la linea. L’acqua, nel centro storico, non tornerà prima di domani, verosimilmente – spiegano i tecnici – entro le 11,12 del mattino. Ventotto ore senza acqua, insomma. Se ci fosse ancora un po’ di dignità e di buon senso, qualcuno domattina dovrebbe dimettersi. In un paese normale sarebbe il minimo, ma Marano, si sa, non è un comune normale: la gente si lamenta solo sui social e chi governa la città è preso da tutt’altro.

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