SEXCETERA. VAGINA MIA CON QUESTO ANELLO TI SPOSO” IL CONTRACCETTIVO CHE MIGLIORA IL RAPPORTO CON SE STESSE

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La contraccezione ormonale sicura ha rivoluzionato la vita di milioni di donne in tutto il mondo e ha posto la maternità sul piano della scelta consapevole e non del destino biologico.

I contraccettivi ormonali hanno modificato l’idea dell’indissolubilità del legame sessualità-riproduzione, permettendo di vivere l’eroticità in modo più libero e sereno.

Decidere di adottare un metodo di controllo della fertilità e riuscire a gestirlo correttamente dipende dalle caratteristiche personali e dalle aspettative della donna e della coppia.

Spesso persistono ambivalenze, legate a paure ingiustificate o pregiudizi ancora radicati, che amplificano gli effetti collaterali o disturbi preesistenti.

Al di là della necessità di protezione dalle malattie trasmesse sessualmente, che orienta verso la scelta di metodi di barriera (come il preservativo maschile e femminile) molte donne, soprattutto giovani, esprimono ancora dubbi e incertezze sull’uso della contraccezione ormonale per paura di eventi avversi e effetti collaterali.

Anche se la grande maggioranza degli effetti collaterali è transitoria e regredisce nell’arco di pochi cicli di assunzione, talora persistono resistenze inconsce, tanto che soltanto il 38% delle donne utilizza ancora la stessa pillola a distanza di un anno.

Talora, il problema è legato alle dimenticanze, legate all’uso della formulazione orale quotidiana. Le dimenticanze d’assunzione comportano sia un maggior rischio di sanguinamento intermestruale, sia la possibilità di fallimento del metodo (gravidanze indesiderate, effetti collaterali, diminuzione dei benefici non contraccettivi).

Una soluzione al problema delle “pillole mancanti” potrebbe essere l’impiego di metodi di autosomministrazione, che riducano il numero di dimenticanze, come l’anello contraccettivo mensile.

L’anello vaginale sembra essere destinato a rivoluzionare le abitudini contraccettive della donna, stimolandola soprattutto ad avere maggior consapevolezza del proprio apparato genitale.

La vagina è, infatti, un “canale virtuale” altamente distendibile, della lunghezza di 7-9 cm, intensamente irrorata ed innervata e con un’alta capacità assorbente. Ciò ha reso possibile la realizzazione di un anello che, posizionato in essa, rilascia estro-progestinici in modo stabile.

Tuttavia, la vagina, organo ricco di simbologia, è un organo percepito dalle donne quasi come misterioso.

In generale, vi è ancora un certo grado di chiusura e esistono ancora numerosi tabù che contribuiscono ad una scarsa conoscenza dell’organo sessuale femminile.

Infatti, la maggioranza delle donne italiane, non ha conoscenze adeguate su questo argomento.

Ci sono donne che, pur non dimostrando significative inibizioni, non si sentono a loro agio o provano vergogna a discutere con il proprio medico di argomenti riguardanti questa parte così intima del proprio corpo.

Altre, che provano fastidio all’idea di guardare la propria vagina.

Altre ancora che per nessuna ragione inserirebbero qualcosa all’interno della vagina (come ovuli o tamponi).

Le donne italiane hanno una scarsa autoconsapevolezza di questa parte del proprio corpo e la disponibilità di un metodo di contraccezione vaginale può costituire un’importante occasione per migliorarne la conoscenza, mettendo la donna in contatto con la sua dimensione privata.

Sentirsi a proprio agio con il proprio corpo aiuta a colmare la distanza, percepita da molte, tra le emozioni e i sentimenti da cui scaturisce bisogno e desiderio sessuale e il corpo che agisce la sessualità.

La scelta del contraccettivo, diventa quindi un’occasione per aprire una discussione tra la donna e il medico che permetterà di sfatare tutta la “mitologia” che ancora circonda l’organo genitale femminile.

Avviare un “dialogo” con la propria vagina, rimuovendo le barriere socio-culturali che impediscono la completa conoscenza di sé stesse, potrà aiutare la donna ad assumere un ruolo estremamente attivo per il proprio benessere psico-fisico, comportando un significativo miglioramento della soddisfazione sessuale.

Maria Rossetti, ginecologa e sessuologa

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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