Marano, aule al buio: ma nessuno può intervenire. Il Comune deve prima onorare il debito con Beghelli, i genitori avrebbero voluto accollarsi le spese per sostituire le lampade

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Lezioni in aula a lume di candela, genitori e Comune con le mani legate. E’ questo, in pratica, il risultato della partita giudiziaria tra l’ente cittadino e la Beghelli, la società bolognese che vanta un credito pari a circa 700 mila euro. La battaglia legale è praticamente persa. L’Ente non aveva mai corrisposto il dovuto alla Beghelli: canoni relativi all’installazione, nelle scuole e negli altri uffici pubblici, degli impianti di illuminazione a basso impatto ambientale. Il contratto era stato stipulato nel 2010, con la firma, per il Comune, dell’ex dirigente Bruno Gagliardi.

La vicenda poteva essere archiviata circa un anno fa, quando le parti sembravano vicine a sottoscrivere un accordo che avrebbe consentito al Comune di risparmiare circa 350 mila euro. Non se ne fece nulla poiché l’atto transattivo non fu avallato dalla parte politico-amministrativa dell’Ente. A risentirne, oltre alle casse comunali, i tanti alunni costretti studiare praticamente al buio. I rappresentanti dei genitori e i dirigenti scolastici sono da tempo sul piede di guerra. “Abbiamo manifestato l’intenzione di accollarci le spese per la sostituzione delle lampade – spiegano – ma il Comune ha opposto il suo diniego”. Il motivo? L’impianto elettrico e le lampade sono di proprietà della Beghelli e, per contratto, nessuno può intervenire, men che meno il Comune, che potrebbe essere citato nuovamente in giudizio. L’amministrazione cittadina potrà agire, installando nuovi impianti e lampade, solo dopo aver onorato il proprio debito.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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