Spara all’ex moglie e al suo nuovo compagno, choc al Centro direzionale

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Alle 13,30, al Centro direzionale di Napoli, nei bar, nei ristoranti e nei viali pedonali, c’è molta gente. La vita scorre come tutti giorni: la Regione, il Tribunale, le banche, la Camera di commercio, le aziende, i negozi e tanti uffici privati. Si aspetta l’ora del pranzo o del caffè. O semplicemente per una passeggiata. Sono consuetudini di pausa dopo una prima parte dedicata al lavoro. C’è chi invece pensa, preso dal raptus della gelosia, di ammazzare la sua ex moglie e il nuovo compagno. O di infliggere una punizione severa. Intorno a quell’ora, davanti alla stazione della Circumvesuviana e la chiesa si consumano i fatti. Chi ha sparato si è dileguato, ma è durata poco la sua fuga: è stato arrestato dalla polizia nel tardo pomeriggio di ieri.

«È stato il mio ex marito», le sole parole che riusciva a dire la donna accasciata per terra. Poi soltanto i lamenti per i forti dolori. Di striscio è stata colpita alla testa sulla parte posteriore. Il sangue quasi le copriva il volto. L’uomo, invece, è appoggiato a un pilastro del palazzo dell’isola E3. Quasi senza sensi, con la mano destra, si copriva la ferita sulla parte destra dell’addome. In buona sostanza pochi minuti di follia, quindi. Ore 13,50 circa, la coppia accasciata per terra, è a pochi passi dallo “Store centro ingrosso”. Entrambi i feriti hanno percorso circa cinquanta metri. Dopodiché hanno chiesto aiuto ai dipendenti del negozio di abbigliamento che sono intervenuti senza esitazione. Non ce la fanno a camminare e, tra pianti e gemiti, davanti l’ingresso del negozio chiedono soccorsi: «Aiutateci, ci ha sparato». Le coperte sulle gambe e delle persone che sostengono i corpi indeboliti. Dei medici che passeggiano lì, per puro caso, prestano la loro dose di azione volontaria. Tuttavia, il freddo e il pavé ghiacciato sono complici brutali.

Cosicché l’enorme piazzale del Consiglio regionale, in cui c’è il cantiere della metropolitana, si affolla di gente incuriosita. A occhio un migliaio ma forse anche di più. La domanda di rito che aleggia nell’aria è cosa fosse successo. E subito emerge il movente passionale. Sgomento e stupore. La polizia del Commissariato Vicaria-Poggioreale interviene per prima. Presenti anche gli agenti che prestano servizio all’interno del vicino Tribunale. Poi, sopraggiunti anche i carabinieri. Una decina di pattuglie in tutto davanti il porticato sotto il quale ci sono i due corpi. L’area, come le saghe di “Crime”, è delimitata dal nastro bianco e rosso. Le due autombulanze sfrecciano nelle aree pedonali con non poca difficoltà per evitare di colpire i passanti e portano in ospedale i due feriti.

Cinque colpi di pistola per dire no al nuovo amore. Ostacolare, quindi, una nuova scelta di una giovane donna che ha deciso di separarsi dal marito. Una scelta legittima. Invece per Giuseppe Antonucci, l’uomo che ha sparato, di cinquantaquattro anni, non è così. Non accettava l’amore appena sbocciato tra la donna e l’uomo per il quale ha deciso di intraprendere una nuova strada sentimentale.

 

© Copyright Mario Conforto, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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