Marano, i bambini della Ranucci al gelo. Le responsabilità del Comune e del dirigente scolastico

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Bambini al freddo alla Ranucci, divampa la polemica. “Che il Comune abbia le sue pecche è cosa tristemente nota, osservano tanti genitori e addetti ai lavori, ma che una dirigente scolastico, dopo quindici giorni di chiusura, autorizzi o quanto meno non si attivi per far chiudere la scuola è francamente il colmo”.

La diatriba è scoppiata stamani, quando la dirigente scolastica ha allertato il Comune affinché fosse risolto il problema alla caldaia. Il guasto era imputabile alle gelate dei giorni scorsi. I tecnici dell’ente sono pure intervenuti, ma per riscaldare le aule occorrevano svariate ore. Per molti bisognava intervenire il giorno precedente, con le opportune verifiche,

I bambini, però, erano già entrati. E’ del tutto evidente, insomma, che la dirigente avrebbe potuto agire in modo diverso, facendo pressioni sull’ente affinché non si avallasse l’ingresso a scuola. I tempi del ripristino della caldaia non erano certi e la scuola era gelata in quasi tutti i punti. La Ranucci, è opportuno ricordarlo, è frequentata da bambini piccoli, che sono rimasti al gelo per diverse ore. Una sottovalutazione della vicenda o si è trattato del solito fraintendimento tra due istituzioni? La verità, ma è un discorso più ampio, è che molti dirigenti scolastici lasciano troppo spesso correre per non avere contrasti con l’ente cittadino.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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