Gomorra dalla A alla Z. L’arresto di Pastella e la fine della paranza dei maranesi legata al boss Riccio

La paranza dei maranesi scissionisti. Con l'arresto di Pastella, avvenuto ieri, è calato il sipario sugli scissionisti.

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Con la cattura di Egidio Pastella, il 38 enne arrestato ieri mattina in un’abitazione di via Corree di Sopra, si è chiuso definitivamente il sipario sulla paranza dei maranesi legata al boss degli Amato-Pagano Mariano Riccio. Tra la fine del 2011 e il 2012 Pastella aveva lanciato, assieme ai suoi compagni di cordata, il guanto di sfida alle storiche famiglie malavitose (Polverino, Nuvoletta e Orlando) della città. Il gruppo, composto da una decina di persone, decise di legarsi a Riccio in quanto escluso da tutti i business (anche quello dell’hashish) solitamente ad appannaggio dei Polverino e di altre famiglie. Ma ci fu anche un altro motivo: il ferimento a colpi d’arma da fuoco di un giovane della paranza.

La paranza dei Maranesi fondata da Riccio si segnalò per le incursioni nei luoghi e nelle piazze un tempo sotto il controllo delle vecchie famiglie, fortemente depotenziate per effetto dei numerosi blitz delle forze dell’ordine. Gli equilibri criminali saltarono e la città visse un periodo di grande instabilità. Il “regno” di Riccio e dei suoi affiliati durò poco meno di due anni. Dopo la sua cattura, avvenuta in un appartamento di Qualiano, la banda si espose alle rappresaglie dei clan rivali. Nel marzo del 2014, infatti, venne ucciso il pusher Andrea Castello recatosi a Melito per avere notizie del suo amico di sempre Antonio Ruggiero, scomparso il giorno prima e di cui non si sono avute più notizie.

Fonti investigative riferiscono che Ruggiero (il cui corpo non è stato mai ritrovato nonostante i ripetuti appelli della famiglia) fu punito per un presunto ammanco di cassa. Ruggiero era ritenuto l’uomo di fiducia di Riccio e il capo della piccola banda di scissionisti nata e cresciuta a Marano ma che aveva esteso i suoi tentacoli fino ai comuni di Mugnano e Melito. La vendetta contro gli “scissionisti” non si arrestò con quelle due morti: nel marzo del 2015, infatti, i sicari freddarono Antonio Pastella detto ‘o Russo, il fratello di Egidio. L’uomo fu giustiziato al corso Europa, in pieno giorno, davanti a decine di persone. Pastella, nei mesi addietro, aveva avuto scontri e duri faccia a faccia con alcuni personaggi legati alle cosche un tempo egemone.

Poche settimane dopo quell’omicidio toccò a Salvatore Vigna, ucciso tra via Casaggiarrusso e via Padreterno. Il resto è storia recente, con gli arresti di altri componenti della banda, tra cui Armando Di Somma, figlio di un dipendente del Comune di Marano, e Castrese Ruggiero, quest’ultimo cugino di Antonio.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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