Quarantacinquemila euro di penale per i disservizi di qualche mese fa. E’ quanto è stato detratto dal canone mensile in favore della società Teknoservice, che a Marano gestisce il servizio di raccolta rifiuti e spazzamento (si fa per dire) delle arterie. La proposta di penale era stata sottoscritta dai tecnici comunali e ora, con il pagamento dell’ultima mensilità, è diventata realtà.

Quanto al servizio, nelle ultime settimane – dopo le decine di denunce mediatiche – si è registrato qualche lieve miglioramento. Non certo quanto auspicato dai contribuenti e non quanto promesso dalla dirigenza di Teknoservice. Il tallone d’Achille è sempre lo spazzamento delle strade. Sette-otto operatori in strada non possono garantire un servizio adeguato. Va male anche sul fronte della pulizia dei cestini gettacarte, come evidenziato dalla foto allegata all’articolo.

Ma in generale, a Marano, manca un piano coordinato che contempli una seria campagna di sensibilizzazione ma soprattutto di repressione, nonché l’utilizzo di telecamere per scovare gli incivili. La città paga anche dazio per la mancata attivazione dell’isola ecologica, che secondo gli ultimi rumors dovrebbe essere inaugurata entro novembre. In ultimo, ma non in ordine di importanza, c’è la questione Teknoservice, che forse pensava di potercela fare con 90 operai e che invece si è incartata- per tanti motivi – fin dal primo giorno.

Commenti