Marano, quel pasticcio sulla sepoltura che potrebbe costare carissimo al Comune

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Un pasticcio che potrebbe trasformarsi in una valanga e costare carissimo all’ente comunale, già da tempo sotto i riflettori della prefettura e della commissione d’accesso agli atti.

I fatti i risalgono a qualche giorno fa. Teatro della vicenda è il cimitero di via Vallesana, dove una decina di giorni fa è stato seppellito Angelo Orlando, morto in ospedale a causa di una malattia. E’ stato seppellito di pomeriggio nonostante, ufficialmente, il Comune non effettuasse tale servizio pomeridiano. Di solito, in questi casi, la bara viene sistemata per una notte nella camera mortuaria (refrigerata) del civico camposanto. L’interro si effettua poi il giorno successivo. E’ così per tutti e non si fanno eccezioni.

A seppellirlo – da quanto si apprende da note e carteggi – pare siano stati gli operai della ditta di onoranze funebri Cesarano, in passato finita nel mirino dei media per la vicenda della statua della Vergine di Vallesana installata impropriamente in uno spazio comunale e rimossa dopo circa un anno e un mare di polemiche.

Ma cosa è accaduto quel famoso venerdì? E’ accaduto – a leggere le note e i verbali – che un dipendente comunale abbia chiesto ai dirigenti del suo settore di autorizzare un necroforo per quello specifico incarico. Il responsabile, in ossequio ai regolamenti comunali, si è opposto alla richiesta, ma il diniego non ha impedito che le operazioni di inumazione fossero ugualmente attuate.

La notizia è arrivata nelle stanze comunali attraverso un carteggio tra funzionari, dipendenti e dirigenti. E alla fine la vicenda si è sviluppata nel seguente modo: è stato aperto un procedimento disciplinare nei confronti del dipendente comunale e inoltrata una denuncia ai militari dell’Arma. La notizia è arrivata anche al sindacato, che ora sta perorando la causa del dipendente che dovrà essere, a breve, giudicato dalla commissione disciplinare comunale.

La faccenda, però, potrebbe avere sviluppi ben più clamorosi e finire sul tavolo (per evidenti ragioni) della commissione d’accesso agli atti inviata dal prefetto e che deve stabilire se al Comune di Marano vi siano state o vi siano particolari ingerenze e pressioni.

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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