È stato trasferito in una casa circondariale pugliese Raimondo Caputo, detto «Titò», fino a oggi detenuto nel carcere napoletano di Poggioreale con l’accusa di avere violentato e ucciso, il 24 giugno 2014, Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni gettata dall’ottavo piano del palazzo dove abitava, nel Parco Verde di Caivano. Caputo ha chiesto più volte di essere spostato in un’altra struttura di detenzione, soprattutto per le difficoltà che i parenti incontravano quando lo andavano a trovare in occasione dei colloqui. Una richiesta inoltrata anche dalla stessa direzione del carcere.
Lo scorso 31 maggio Caputo ha tentato di ingoiare una lametta proprio durante i colloqui con alcuni suoi familiari. Gli agenti della Polizia penitenziaria riuscirono a soccorrerlo in tempo e a portarlo in infermeria per le cure mediche
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