Rischio crollo in via Pigno, in più di due giorni il Comune di Marano non è riuscito ad aprire un varco pedonale alternativo per i residenti della zona. Ecco il motivo

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Più di 48 per aprire un varco pedonale e per dare la possibilità ai residenti di via Pigno, bloccati a causa dei lavori e delle verifiche strutturali al palazzo a rischio crollo, di poter accedere sul versante che immette su via Marano-Pianura. Più di 48 ore, tra discussioni, ipotesi, ordinanze sindacali preparate e poi non ratificate, senza riuscire a portare a casa uno straccio di risultato.

Cosa è successo? Ieri la ditta del verde pubblico che lavora per il Comune è arrivata in zona, su ordine dell’ufficio tecnico comunale, per ripulire un piccolo appezzamento di terreno (privato) che consentirebbe ai residenti di superare la zona interdetta al traffico e al passaggio pedonale e di poter dunque superare l’ostacolo. Quel terreno è praticamente contiguo a un muro di cinta che delimita un’altra proprietà privata e che doveva essere abbattuto in modo da consentire il passaggio dei pedoni.

I lavori però si sono fermati e sapete perché? Per le proteste di una famiglia di esagitati della zona, proprietari del muro, che ha praticamente indotto la polizia municipale a fermare il tutto e a cercare una soluzione alternativa, per “motivi di ordine pubblico”. E’ questa la versione ufficiale. Ora si sta cercando, in attesa della relazione del geologo chiamato ad esprimersi sul tratto di strada chiuso da sabato pomeriggio, di trovare un’altra stradina, un’altra proprietà con titolari meno scalmanati…

A lamentarsi anche i proprietari degli immobili evacuati: sono stati sistemati in strutture di fortuna, perlopiù gestite da religiosi.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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