Il Quartograd scrive alla presidente della commissione parlamentare antimafia

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Al sig. Presidente
della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Mafie

On. Rosaria Bindi
Onorevole Presidente,

Le esprimo, a nome della società sportiva dilettantistica ASD Quartograd, il nostro sdegno per una campagna mediatica di attacco all’onorabilità dei nostri tesserati, tifosi e simpatizzanti svoltasi nelle ultime settimane sui quotidiani nazionali e che, come  apprendiamo dal video pubblicato da Il Fatto online è approdata addirittura alla Commissione da Lei presieduta.
Fin dall’inizio della nostra avventura siamo stati abituati a fronteggiare difficoltà e ostacoli di ogni tipo, essendo la nostra una società priva di finanziamenti e fondata sull’esclusivo impegno dei propri sostenitori ma questa campagna di attacco cui siamo stati sottoposti nell’ultimo mese rappresenta un evento senza precedenti. In assenza di qualsiasi tipo di prove e sulla base di una serie di speculazioni giornalistiche prive di fondamento il tentativo da parte di alcuni giornalisti con pochi scrupoli e scarsa professionalità di assimilare il nostro progetto alla criminalità organizzata ci pare veramente troppo.

L’ Associazione Sportiva Dilettantistica Quartograd nasce il 26.06.2012 su iniziativa di un gruppo di giovani attivi nel territorio di Quarto (NA) che a partire dall’esperienza di un Torneo di calcio organizzato sui presupposti fondamentali dell’antifascismo e dell’antirazzismo, decidono di mettere in piedi un progetto “eretico” per il mondo dello sport contemporaneo, basato sulla partecipazione popolare alla gestione di una società di calcio, in cui tutti i partecipanti, siano essi tifosi, calciatori o semplici appassionati abbiano la possibilità di sedersi intorno ad un tavolo prendendo parte alle decisioni e costruendo collettivamente le linee programmatiche della società. E’ facile capire come un simile progetto, per la sua capacità di tradurre in termini molto più semplici del “politichese” valori come la democrazia, l’uguaglianza, l’antirazzismo e l’antifascismo in una maniera comprensibile a tutti, particolarmente a chi proviene da quegli strati della società meno avanzati culturalmente e quindi più vulnerabili, in un territorio come il nostro rappresenti un “unicum” in grado di incidere realmente nella complessa società nella quale ci troviamo a vivere.

In tre anni, infatti, la nostra Associazione Sportiva ha aggregato centinaia di persone, finendo per essere un laboratorio in grado di mescolare classi sociali ed estrazioni culturali, dentro un percorso collettivo che ha raccolto tanti consensi sia a livello locale, nazionale che internazionale. Oggi il Quartograd è un realtà che fa del radicamento territoriale la propria forza: cineforum, tornei di calcio con i bambini delle scuole, doposcuola con i ragazzi migranti, presentazioni di libri e tante altri tipi di attività sono portate avanti ogni anno dai membri dell’associazione.

In questi tre anni, inoltre, il Quartograd ha dimostrato la propria forza anche sul campo, ottenendo la vittoria di altrettanti campionati e dalla Terza Categoria FIGC (ultima delle categoria ufficiali) quest’anno si trova a disputare un campionato regionale di Promozione. Novità della stagione sportiva 2015-2016 è stata, inoltre, la nascita di una seconda squadra, categoria Juniores per i ragazzi del territorio classe 97-98-99 che disputano il campionato regionale. Un punto di riferimento per tanti giovani che nel nostro territorio non trovano altri spazi aggregativi e hanno nel Quartograd un punto di riferimento, un vettore di contenuti positivi, che li accompagna nella crescita e nella loro formazione di uomini, oltre che di calciatori.

Questa esperienza oggi ci dimostra palesemente che attraverso l’autorganizzazione popolare, il contributo di tutti e la partecipazione attiva, è possibile costruire un embrione di nuova società, vincente sia dentro che fuori il rettangolo verde, noi l’abbiamo fatto. Il nostro progetto futuro è quello di costruire un settore giovanile in cui ogni iscritto verserà secondo le possibilità della propria famiglia. Vogliamo riuscire a mettere insieme figli di operai, con figli di professionisti, figli di disoccupati con figli di migranti perché lo sport è un diritto di tutti e perché ciascuno possa sentirsi attraverso lo sport un pezzo della società con eguali diritti e possibilità. Il Quartograd è una storia di calcio è vero, ma inteso come strumento per costruire un mondo migliore da consegnare alle generazioni future. Detto questo resta da capire perché, alla luce di una storia avvincente come questa, si sia scatenata, nelle ultime settimane, una campagna mediatica tesa a screditare la nostra esperienza.

Il 6 gennaio 2016, per caso giunge alla nostra attenzione un articolo del quotidiano “La Stampa”, a firma Guido Ruotolo, che nel ricostruire le ormai note vicende di Quarto relative all’amministrazione Capuozzo, fa riferimento alla nostra associazione in un passaggio che ci lascia stupiti. A proposito, infatti, della questione dell’assegnazione di gestione dello Stadio Comunale, il dott. Ruotolo scrive: “Il sindaco Rosa Capuozzo che fa? Decide di cacciare la società affidando la gestione del campo a “Quartograd”, una associazione locale molto discussa.”

La stessa “notizia” viene ripresa da l’Unità online e, nella stessa giornata, dal Tg de LA7. Siamo di fronte a un chiaro esempio di cialtroneria, o c’è dell’altro? E’ possibile che la notizia palesemente falsa data dal dott. Ruotolo venga ripresa “tout court” da altre testate di diffusione nazionale senza che nessuno si preoccupi di verificarle? Eppure bastava una telefonata al Comune di Quarto. Come abbiamo avuto modo di far notare in una comunicazione ufficiale alle testate interessate, senza tuttavia ricevere alcun tipo di risposta, l’ASD Quartograd, non ha mai ottenuto la concessione dello stadio Giarrusso da parte del Comune, diversamente da quanto riportato nell’articolo. L’ASD Quartograd usufruisce dello stadio così come fanno altre realtà sportive del territorio, atleti e cittadini all’interno di una struttura pubblica, nella quale le nostre squadre si sono allenate per mesi senza corrente elettrica né acqua calda. All’arrivo dell’Autunno, anzi, la nostra società per sopperire a questa difficile situazione si è addirittura adoperata per il noleggio, a sue spese, di un generatore di corrente elettrica. Una situazione precaria e poco dignitosa che persiste oggi. Ancor di più alla luce di queste difficoltà quell’affermazione contenuta nell’articolo del dott. Ruotolo è gravemente lesiva dell’onorabilità della nostra Associazione Sportiva laddove la si definisce testualmente: “associazione molto discussa”. La predetta asserzione, peraltro priva di ogni specificazione, risulta in tale contesto terribilmente offensiva, insinuando nel lettore il dubbio di un possibile coinvolgimento della medesima associazione nella vicenda giudiziaria che accomunerebbe il Comune di Quarto a soggetti asseritamente legati ad ambienti della criminalità organizzata. L’articolo in questione, oltre a rappresentare in modo approssimativo la realtà dei fatti, ha l’effetto di gettare discredito su di un progetto che persegue un ideale di sport popolare, pulito, libero dalle logiche del mercato e da quelle criminali. Gli enormi sacrifici economici e personali con i quali atleti, associati e tifosi dell’ASD Quartograd si sforzano ogni giorno di tenere in vita questo progetto in una realtà difficile come quella di Quarto meritano rispetto, a partire dalla necessità di un’informazione corretta.

Al di là, comunque, della scarsa professionalità dei giornalisti in questione, ci ha ancor di più stupiti il fatto che dalle menzogne di una stampa irresponsabile si sia arrivati addirittura in Commissione Parlamentare Antimafia. Sempre sulla base di articoli fasulli, imprecisioni, falsità. Questo ci preoccupa molto di più.

La presunta relazione fra la nostra associazione e la camorra, a rileggere le carte e la montagna di articoli spazzatura che sono stati scritti in merito alla “vicenda Quarto”, risale a un’intervista al sig. Luigi Cuomo, presidente di SOS Impresa, e fino a poco fa Presidente della squadra di calcio “Nuova Quarto Calcio per la Legalità”, fallita per debiti. In un’intervista a “Il Mattino” del 28 Dicembre 2015, il sig. Cuomo afferma che: “in un triangolare giocato due giorni fa qualcuno dagli spalti dello stadio di Quarto ha intonato cori a favore degli ex dirigenti arrestati per camorra e ora sotto processo”.
E’ la prima di una serie di menzogne che il sig. Cuomo, per motivi a noi sconosciuti, si dedica a diffondere a partire da Dicembre 2015. Una serie di attacchi alla nostra squadra, basati ancora una volta su informazioni false e illazioni. E’ lui ad affermare che la nostra società gestirebbe lo stadio comunale e il dott. Ruotolo riporta qualche giorno dopo la stessa notizia, evidentemente falsa che è chiaramente la base di un ragionamento teso a mostrare come la condotta del Sindaco sia stata colpevole di aver sottratto la gestione dello Stadio alla squadra anticamorra per darla a un’associazione “molto discussa”. Venendo meno questo presupposto, che ripetiamo, sarebbe stato facile verificare con una telefonata alla nostra società o al Comune, resta quella illazione. Società “molto discussa” da chi? Il Quartograd ha centinaia di tesserati e tifosi, anche in Europa tanto da avere un Fan club dei tifosi all’estero, la società e la squadra sono formate da professionisti, operai, studenti, disoccupati che quotidianamente donano il loro impegno e le loro risorse economiche per sostenere un progetto che può anche non piacere ma che mai nessuno può permettersi di associare alla camorra per i propri vili interessi di bottega, nelle lotte politiche fra partiti dentro cui Quarto è stata stritolata e che non ci appartengono.

Ma a parte la bugia sull’assegnazione del campo comunale, ci colpisce anche che il sig. Cuomo faccia affermazioni così pesanti circa il torneo cui la nostra squadra ha partecipato il 24 Dicembre. Tale “triangolare”, che tanto scandalizza il sig. Cuomo e, crediamo di riflesso, innesta una reazione a catena che ci affilia ai clan che controllerebbero il territorio, è stata organizzata su iniziativa di alcuni ex calciatori e cittadini di Quarto che, riconoscendo la nostra realtà come il progetto sportivo più avanzato della città, ha inteso organizzare un’amichevole natalizia come se ne organizzano tante. A tale amichevole abbiamo partecipato con spirito sportivo confrontandoci con tanti e calciatori che in passato hanno vestito la maglia della Quarto calcistica, a prescindere dalle vicende giudiziarie occorse, poi, ai suoi dirigenti con i quali, peraltro, non abbiamo avuto rapporti di alcun tipo.

Tra le pietre dello scandalo, poi, ci sarebbe, secondo anche Il Mattino online dell’8 Gennaio, la presenza sugli spalti del sig. Sabatino Paragliola, figlio dell’ex Presidente della Società calcistica di Quarto attualmente detenuto. Non riusciamo veramente a capire il nesso tra le attività della nostra associazione e la presenza di spettatori sugli spalti di uno Stadio non gestito da noi nell’ambito di una partita amichevole a porte aperte. Per quanto ne sappiamo, il sig. Paragliola è un cittadino libero di andare dove vuole oltre al fatto che non spetta alla nostra società verificare la fedina penale degli spettatori delle partite o stabilire criteri in base ai quali ammettere o non ammettere un cittadino o un altro a uno spettacolo sportivo. Se si considera, poi, che tale amichevole si è svolta a porte aperte e che la nostra ASD non gestisce il campo comunale, non capiamo sinceramente l’accostamento fra noi e la criminalità organizzata. Dov’è allora lo “scandalo”? Dove ha ascoltato, il sig. Cuomo, i “cori a favore di ex dirigenti arrestati per camorra” dal momento che, a quanto ci risulta, non era presente allo stadio il 24 Dicembre? I nostri simpatizzanti presenti allo stadio non ne hanno sentiti eppure, essendosi svolta la partita alla vigilia del Natale, per la scarsa presenza di spettatori all’evento sarebbe stato facile accorgersene. Invece quei cori li ascolta soltanto l’unico non presente allo stadio quel giorno.

A noi, dopo settimane di fango, per fortuna rimane la stessa voglia di proseguire nel lavoro di costruzione di un progetto che vince sul campo e fuori, basato sul confronto e il rispetto dell’avversario, come testimoniano le numerose amicizie che abbiamo nel mondo del calcio, frutto del rapporto con società che ci hanno affrontati sul campo e sono rimasti affascinati dal nostro modo di fare sport e cultura. Lo scorso 31 gennaio, infatti, per rispondere a questa serie di infamie, abbiamo organizzato un’iniziativa in piazza S. Maria a Quarto, che ha visto la partecipazione di associazioni del territorio, soggetti politici, sindacati e semplici cittadini che hanno voluto manifestare affetto e vicinanza al Quartograd, così come avveniva sui campi di tutta Italia dove venivano esposti striscioni in nostro favore. E’ il segno di una vicinanza al nostro progetto che ci riempie di orgoglio e ci dice che siamo sulla strada giusta, anche se può risultare indigesta a qualche vecchio attore della politica locale che poco gradisce i successi di un progetto come il nostro che senza sponsor politici e senza finanziamenti coglie un successo dietro l’altro.
E’ per questo che siamo rimasti particolarmente colpiti, durante l’audizione del Sindaco Capuozzo, dalle parole dell’on. Capacchione che, incalzando il Sindaco Capuozzo chiede se partecipazione, nelle intenzioni del Sindaco, significhi far partecipare associazioni in odore di camorra come la nostra. Dove ha preso tali informazioni la senatrice Capacchione? Da quegli scriteriati articoli di giornale pieni di falsità? Dalle parole prive di fondamento di Luigi Cuomo? O, come ella stessa afferma dai giornali? Se così fosse, ci risulta particolarmente difficile comprendere come il membro di una commissione come la vostra possa esprimere un giudizio così pesante su un’associazione che non conosce sulla scorta di articoli pieni di falsità. Le chiediamo, a tale proposito, sig. Presidente, alla luce dei chiarimenti che abbiamo voluto puntualizzare, tutti facilmente verificabili, se sia lecito attaccare in questo modo una realtà sana di questo territorio difficile. E’ veramente possibile che si infanghi in questo modo, sulla base di presupposti aleatori e di un processo sommario istruito sulle pagine dei giornali, un’associazione di cittadini e cittadine oneste che mai nella loro vita hanno avuto rapporti con la criminalità organizzata?

L’ASD Quartograd, di cui il sottoscritto è Presidente, è formata infatti da persone che sempre hanno lottato in prima linea contro il malaffare e la devastazione del territorio,come durante la gravissima “crisi dei rifiuti”. La nostra associazione combatte la criminalità concretamente provando a cambiare la società in cui viviamo, provando a dare ai ragazzi di questo territorio nuove prospettive, comunicando attraverso uno strumento semplice, democratico, popolare, entusiasmante come lo sport. E’ in questo modo che abbiamo aggregato decine di giovani che vengono dai quartieri popolari di questa città, proprio quelli in cui il rischio di finire nelle maglie della criminalità organizzata è più forte. Quei quartieri dove non riesce a entrare nessuno, né la politica ufficiale, che da sempre li abbandona nel loro stato di degrado e indigenza, né i cartelli anticamorra calati dall’alto e senza rapporti con il territorio.

E’ su questa strada che intendiamo continuare, a testa alta come sempre, sperando che i nostri chiarimenti possano entrare nella vostra riflessione e invitando i membri della Commissione da Lei presieduta a utilizzare un approccio più serio e rispettoso delle persone e delle realtà sociali che non conosce, evitando di affibbiare etichette scomode e ingiuriose per la reputazione di cittadini onesti che meritano, in quanto membri del popolo sovrano, attenzione e rispetto, molto di più di quanto mostrato nei nostri confronti dalla senatrice Capacchione che, anzi, invitiamo a venire a Quarto ad approfondire una realtà che evidentemente conosce poco e a verificare la trasparenza e l’onorabilità della nostra società sportiva la cui storia non merita processi sommari, indegni di un Paese civile, tanto più se orditi all’interno delle sue istituzioni democratiche e, per quanto ne sappiamo, al servizio del popolo.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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