Negato l’accesso agli atti (da oltre un mese) ai residenti che protestano per l’installazione del nuovo distributore di carburanti di via Lazio. La richiesta fu protocollata al Comune che ha l’obbligo di rispondere al massimo entro 30 giorni.
Un gruppo di cittadini ha deciso, pertanto, di rivolgersi ad un legale che sta preparando un ricorso al Tar. E’ probabile che i giudizi amministrativi impongano all’Ente di consegnare subito i documenti richiesti e, in caso di ulteriori resistenze, si potrebbe arrivare alla nomina di un commissario ad acta.
La storia del distributore di via Lazio è stato oggetto di numerosi articoli. Si tratta di un’area privata situata a ridosso della vecchia caserma dei carabinieri. Il Comune e altri organi hanno rilasciato tutti i permessi richiesti da un’azienda privata, che ha già avviato i lavori di sbancamento, rimuovendo alberi da frutto che resistevano in quel lembo di terra da decenni.
Nella zona prescelta per l’installazione del distributore doveva sorgere un parco urbano con i fondi, ottenuti e poi sfumati, del Piu Europa. Non se ne fece nulla perché l’ente comunale non avviò le procedure di esproprio. Lo stesso accadde anni addietro, quando si pensò di realizzare in zona un liceo con i fondi (10 milioni) deliberati dalla Provincia di Napoli.
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