“Gesù non era un profugo”, critiche all’omelia del Papa

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Foto LaPresse - Stefano Costantino 16/11/2016 Città del Vaticano (VAT) Cronaca Papa Francesco durante la sua tradizionale Udienza Generale del Mercoledì in Piazza San Pietro, Città del Vaticano, Vaticano. Nella foto: Papa Francesco Photo LaPresse - Stefano Costantino 16/11/2016 Vatican City (VAT) News Pope Francis during his traditional Wednesday’s General Audience in St. Peter's Square in Vatican City, Vatican. In the pic: Pope Francis
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Papa Francesco, durante l’omelia della Messa di Natale, ha ribadito come la storia di Gesù sia esemplificativa ai fini della solidarietà sociale e dell’accoglienza ai migranti:”Maria e Giuseppe, per i quali non c’era posto, sono i primi ad abbracciare Colui che viene a dare a tutti noi il documento di cittadinanza.

Colui che nella sua povertà e piccolezza denuncia e manifesta che il vero potere e l’autentica libertà sono quelli che onorano e soccorrono la fragilità del più debole”, ha detto il Papa. Ma le affermazioni del pontefice non sono state condivise da tutti: “Non ci si può credere! E’ veramente ossessionato! Anche nell’omelia di questo Natale il comiziante peronista obamiano invece di parlare di Gesù Cristo, parla dei migranti. Solo e sempre politica! Gli hanno ordinato di martellare su questo punto e lui da cinque anni bombarda quotidianamente”, a parlare è Antonio Socci, che sul suo profilo Facebook ha aspramente criticato le parole del Papa. Il punto più contestato, però, è quello relativo all’affermazione secondo cui per Maria e Giuseppe “non c’era posto”: “Oltretutto colpisce l’ignoranza. Qualcuno gli spieghi che Giuseppe stava portando la sua famiglia non in un pase straniero per motivi economici, ma nel suo stesso paese per il censimento, perché lui era originario di Betlemme. Quindi era a casa sua. E il versetto “non c’era posto per loro” si riferisce al fatto che nel caravanserraglio dove erano tutti non c’era un luogo appartato per partorire”, ha chiosato il giornalista e conduttore televisivo. Il sottointesto è chiaro: Gesù – per i tradizionalisti – non è considerabile come un “profugo”. L’intepretazione di Bergoglio – insomma – non sarebbe “valida” e Maria e Giuseppe, tornati in patria per via del censimento di Augusto, non sarebbero accomunabili ai migranti dei nostri tempi.

Il filosofo Diego Fusaro – invece – ha scritto che Papa Francesco si sta “mettendo al servizio” della “mondializzazione” e dello “sradicamento capitalistico”. Per l’allievo di Costanzo Preve, il discorso del Papa: “sembra ispirarsi a Soros più che a Cristo”. L’omelia di Bergoglio, per chi critica, è stata sostanzialmente uno “spot” per lo Ius soli e poco più. Già nel dicembre del 2013 – del resto – Papa Francesco aveva paragonato le storie drammatiche dei clandestini a quella di Gesù Cristo e della Santa Famiglia: “Sulla via dolorosa dell’esilio, in cerca di rifugio in Egitto, Giuseppe, Maria e Gesù sperimentano la condizione drammatica dei profughi, segnata da paura, incertezza, disagi” aveva detto il pontefice argentino. Per alcuni – però – il Papa sbaglia: una piccola polemica da social network o la nascita di una “teologia dell’immigrazionismo” ? Il tema dei migranti è stato protagonista anche durante questo Natale.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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