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Mohamed Naceur Saadi si trovava agli arresti domiciliari con l’obbligo di braccialetto elettronico per una condanna per maltrattamenti e violenza sessuale aggravata. Eppure, aveva il permesso di uscire un paio d’ore e, in quel tempo, non era coperto dal braccialetto. Così è stata uccisa Samia Bent Rajab Kedim, 46enne di Udine, ennesima vittima italiana di femminicidio. A ucciderla l’ex marito che aveva già denunciato.
Il femminicidio di Samia Bent Rajab Kedim
Samia Bent Rejab Kedim aveva 47 anni, di nazionalità tunisina, viveva a Udine assieme ai tre figli: due ragazze maggiorenni e un maschio di minore età.
Samia è stata uccisa all’interno della sua abitazione, morta – si ipotizza – a causa delle ferite inferte da un’arma da taglio.
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